Imola. Felicità, Qualità, Persone: ecco in tre parole spiegato il nuovo logo di Clai, firmato Rob Janoff, frutto di oltre un anno di lavoro. Un progetto di rebranding che rientra nel percorso di accrescimento del valore del brand, che parte dalla storia della Cooperativa, guarda con realismo il presente e si adopera per costruire il futuro. Un percorso che si svilupperà nei prossimi cinque anni con un obiettivo di crescita “di almeno il 15%, ma con un obiettivo più alto che è quello di fare conoscere i nostri prodotti artigianali a tutte le famiglie italiane, a cominciare dalla nostra salsiccia passita, come simbolo del nostro lavoro”.
Un progetto che doveva vedere la luce il prossimo anno ma che è stato anticipato al 2020 “perchè vogliamo contribuire alla ricostruzione del Paese in questo momento difficile – afferma il direttore Generale D’Angeli -. Siamo consapevoli delle difficoltà e realisti sul presente, ma vogliamo guardare al futuro con una rinnovata fiducia”.
“Proprio come il sorriso negli occhi di una persona comunica qualcosa di essenziale, l’espressione del brand ti dice che tipo di relazione avrai con quel prodotto o quella azienda. Clai è un’azienda con valori radicati che si riflettono nel lavoro, nelle persone e nei prodotti di qualità. In un luogo in cui ‘lavoratori felici significano salame felice, quindi consumatori felici’, la qualità e la cura non si trovano solo nel prodotto finale, ma rappresentano un ethos completo che parte dal cuore dell’azienda. Il nostro obiettivo è quello di far visualizzare e ricordare il marchio Clai ai consumatori ogni volta che acquistano salumi, associandolo a momenti di gioia”. Le parole sono di Rob Janoff, il creatore del nuovo logo, il graphic designer che ha creato uno dei loghi più famosi al mondo: l’iconica mela di Apple.
Il Gruppo Clai (Cooperativa lavoratori agricoli imolesi) è tra le più importanti cooperative agroalimentari italiane che, attraverso l’identità di gruppo, opera con i brand “Clai” e “Zuarina”, nel settore dei salumi e delle carni fresche bovine e suine, e con il brand “Faggiola”, in quello lattiero-caseario, da oltre un anno ha iniziato un percorso di accrescimento del valore del brand, che parte dalla storia della Cooperativa, guarda con realismo il presente e si adopera per costruire il futuro.
Per realizzare questo grande progetto, Clai si è affidata all’Università di Milano-Bicocca, per migliorare il suo processo interno di valore, e a Rob Janoff, per far emergere nel nuovo logo i valori, l’identità e le distintività della Cooperativa: le persone al centro, la filiera 100% italiana e la sinergia tra tradizione e innovazione. “Noi l’abbiamo cercato, ma è stato lui a sceglierci, dopo aver ascoltato la nostra storia. A lui ci siamo quindi affidati per avviare questo nuovo percorso tra tradizione e innovazione, nel segno della continuità”.
Janoff, raccontano i dirigenti Clai, è stato ospitato a Imola per una settimana, “ha soprattutto ascoltato i nostro soci, i lavoratori, è stato nei nostri punti vendita, ha potuto gustare i nostri prodotti e la Passita gli è rimasta nel cuore”. E dopo un anno di lavoro ecco un logo “condiviso con il Consiglio di amministrazione, con i soci e con tutti i lavoratori”.
“Ciò che è accaduto in questi mesi – spiega Pietro D’Angeli, direttore generale Clai – ha messo ancora più in evidenza che i cambiamenti delle necessità, ma anche dei desideri dei consumatori, richiedono prodotti, servizi e modelli commerciali di valore. Oggi più che mai vogliamo affermare un ethos che parte dal cuore dell’azienda e si coinvolge con l’esperienza del consumatore e che potremmo riassumere nel concetto esistiamo per creare ‘happy salami’. Siamo una cooperativa agricola che dal 1962 è sempre stata al passo con i tempi, orgogliosa del proprio passato e della sua tradizione, ma proiettata al futuro verso il miglioramento costante del processo produttivo. Capace di innovare in modo etico e sostenibile il settore agroalimentare italiano, creando una forte connessione con il mercato e i consumatori in termini di qualità del brand e specializzazione produttiva e commerciale. Valorizziamo tutte le componenti del territorio in cui operiamo e il sistema virtuoso della filiera, che assieme a tradizione, artigianalità e innovazione determinano quelle caratteristiche ‘indiscutibili’ di valore del prodotto alimentare made in Italy”.
Un impegno portato avanti anche in questi mesi difficili: “Abbiamo affrontato questi mesi consapevoli delle difficoltà – racconta D’Angeli -, ma non abbiamo lasciato nessuno da solo: dai nostri dipendenti che non hanno fatto un solo giorno di cassa integrazione, ai nostri allevatori dai quali abbiamo continuato a rifornirci di animali. In aprile e maggio abbiamo avuto dei cali a due cifre per i nostri salumi, dovuti soprattutto alla chiusura dei ristoranti, per fortuna è continuata a crescere la vendita nelle nostre macellerie, ed ora da giugno siamo tornati con importanti segni positivi, tanto che i primi 6 mesi del 2020 sono migliori di quelli del 2019 e abbiamo ricominciato ad assumere, 15 persone solo nell’ultimo mese. Consapevoli che nulla è scontato, guardiamo avanti però con fiducia e serenità perchè siamo convinti che se un progetto è serio non si potrà che vincere”.
Un bilancio 2019 chiuso con 282 milioni di fatturato con una crescita di circa 6 milioni di euro. A cui bisogna aggiungere le altre attività del Gruppo: Zuarina e La Faggiola. “Con questi numeri guardiamo al futuro prevedendo nei prossimi cinque anni oltre 25 milioni di investimento tra la struttura di Faenza, il caseificio di Palazzuolo sul Senio, lo stabilimento di via Gambellara e la sede istituzionale presso la storica Villa La Babina a Sasso Morelli”.
Il salume simbolo del percorso di valore intrapreso da Clai è la “Salsiccia Passita”, un’eccellenza dalla tradizione rurale e gastronomica della Romagna, terra della cooperativa. Insaccata in budello naturale e prodotta esclusivamente con le migliori carni magre di suino italiane, la “Passita” è caratterizzata dalla facile pelabilità, dal gusto dolce, tenera e scioglievole al palato. “Fin da quando il maiale veniva allevato come ‘salvadanaio’ familiare – commenta D’Angeli – in ogni casa era presente la caratteristica e preziosa riserva di salumi appesi in cucina. La salsiccia passita era il primo salume stagionato che veniva consumato subito dopo le carni fresche. Le spezie e il sale proteggevano la carne dall’ambiente particolarmente umido della Pianura Emiliano-Romagnola”. Clai con la Salsiccia Passita ha riprodotto l’antica tradizione utilizzando esclusivamente le migliori carni magre di suino italiano con la giusta quantità di grasso, lavorazione, asciugatura e stagionatura in locali a freddo statico.
La storia di Clai testimonia dal 1962 una “singolare esperienza cooperativa”, in cui la persona è autenticamente protagonista di un sistema produttivo che, “facendo insieme”, contribuisce alla costruzione della “Casa Clai”. Da tre generazioni i soci lavoratori e i dipendenti della cooperativa rappresentano il valore fondamentale dell’impresa mutualistica enfatizzato nella capacità di offrire con la propria intraprendenza competenze, professionalità e il proprio contribuito sociale unitamente a percorsi interni di crescita. Sono 150 i soci allevatori di Clai che ogni giorno gestiscono, con cura e passione, i propri allevamenti e conferiscono il bestiame alla cooperativa. L’attenzione per l’alimentazione, il benessere animale e le buone pratiche di allevamento sono da sempre le priorità per ottenere qualità e costanza.
“Rinnovarsi ed essere innovativi – dice Giovanni Bettini, Presidente Clai – non significa dimenticarsi della nostra storia, ma prima di tutto continuare, soprattutto nel contesto odierno, ad essere ‘nuovi’ nel modo di intendere il lavoro, cioè continuando a cooperare a favore del bene della persona. Dal 1962 Clai valorizza la produzione agroalimentare Italiana con l’obiettivo della crescita e dello sviluppo economico e sociale della nostra impresa, con una particolare attenzione alla sostenibilità, all’etica e alla responsabilità sociale. Da 58 anni portiamo avanti l’impegno di quei mezzadri e braccianti che venivano visti come coloro che avevano le pezze nel sedere, ma quelle pezze sono stati capaci di cucirle bene, e oggi siamo orgogliosi di portare avanti quella grande tradizione. Ogni giorno Clai lavora per essere una Cooperativa capace di innovare in modo etico e sostenibile il settore agroalimentare italiano. Clai valorizza tutte le fasi del sistema virtuoso della filiera, 100% italiana ‘dai campi alla tavola’, che assieme a tradizione e artigianalità determinano quelle caratteristiche di ‘indiscutibile’ valore del prodotto alimentare di qualità”.
Happy Workers, Happy Salami!
Il nuovo logo
La connessione emotiva con il consumatore: il design chiaro, semplice ed amichevole crea un gesto di benvenuto immediato ed indimenticabile per il consumatore. La promessa che il nuovo logo fa al consumatore è di rappresentare la gioia di condividere, con amici e famiglia, prodotti di qualità e socialmente responsabili.
Accessibilità: il grande sorriso centrale nell’immagine rappresenta le persone al centro. La felicità espressa dal sorriso è la realizzazione della persona umana, una realizzazione di sé come coscienza del sapere dove andare e cosa e come fare insieme. La considerazione della felicità non come assenza di problemi ma come chiarezza dello scopo per cui ciascuno opera e consapevolezza della strada da percorrere insieme.
Una visione che mettendo al centro la persona quale protagonista del sistema produttivo, comprende all’interno del concetto di felicità l’impegno verso processi e azioni che:
• Promuovono e sviluppano un’economia sostenibile, rispettosa dei diritti fondamentali umani e dell’ambiente;
• Valorizzano e migliorano il territorio in cui opera Clai;
• Contribuiscono alla costruzione della “Casa Clai” dove fiducia, comprensione reciproca, valori comuni e relazioni tra le persone, rappresentano quel modello di cultura cooperativa alla base dell’identità di Clai
Qualità: la bordatura oro sulla base rossa implica un prodotto di qualità.
Patrimonio d’origine: il drappo tricolore identifica il legame che Clai ha con il territorio italiano, punto d’origine e di inizio della sua storia. Al tempo stesso è anche una sorta di abbraccio figurato che l’Italia fa alla storia ed alla realtà Clai.
Connessione con il passato: l’attuale maialino è proposto con un tratto premium, quasi come un sigillo di garanzia che rassicuri i clienti sulla continuità della proposta Clai. Sarà in sinergia con il marchio: a volte presente, altre volte no, altre volte ancora vivrà o sarà da solo a rappresentare il mondo Clai.
La campagna di comunicazione
Da oltre un anno il Gruppo Clai ha intrapreso un percorso di accrescimento del valore del brand, che parte dalla storia della Cooperativa e arriva direttamente ai bisogni e alle nuove esigenze del consumatore, l’interprete dell’affermazione della marca.
“Intraprendere un percorso di Rebranding nel sistema agroalimentare attuale non è un compito semplice per nessuno e per Clai rappresenta una bella sfida – spiega Gianfranco Delfini, direttore marketing Clai –. La pandemia ha comportato l’introduzione e l’ampliamento di nuovi modelli di consumo con un ritmo così rapido che in pochi anni ci aspettiamo che il mercato non abbia l’aspetto che ha oggi. I consumatori stanno adottando più rapidamente nuove piattaforme, marchi e modelli di vendita al dettaglio a loro disposizione”.
In questo contesto fluido e in continuo cambiamento, Clai ha deciso di sviluppare una campagna di Rebranding attivando tutti i canali di comunicazione utili per arrivare a parlare al consumatore finale.
“La campagna di comunicazione per il Rebranding – continua Delfini – inizierà a fine luglio con l’obiettivo di comunicare le caratteristiche distintive di Clai che hanno permesso alla cooperativa di crescere e affermarsi sempre più in questi anni: filiera tracciata dal campo alla tavola, italianità, materia prima selezionata, salumi d’alta gamma. Siamo convinti che il consumatore oggi cerchi soprattutto queste caratteristiche, che sono la nostra distintività. Il Rebranding ci sembrava l’occasione giusta per ribadirle e fare emergere con chiarezza l’identità di Clai.
La campagna di Rebranding Clai prevede la copertura mediatica dei maggiori media nazionali e diverse collaborazioni con i principali food blogger italiani, dall’hub Mondadori ai food blogger Clai che animano i canali social del Gruppo con ricette e contenuti esclusivi.
“Abbiamo anche in programma passaggi radio e tv nel periodo tra settembre a dicembre. Una campagna di comunicazione massiccia che coinvolge anche la rete vendita e intende dare la giusta attenzione alla nostra presenza in store, con un occhio di riguardo al lancio delle referenze con il nuovo packaging e il nuovo logo”, conclude Delfini.
Scopri il Gruppo Clai e i suoi brand
Clai – Cooperativa lavoratori agricoli imolesi >>>>
Salumificio Zuarina >>>>
La Faggiola prodotti caseari >>>>