Da sinistra Ivan Montanari, Gennaro Mancino, Mara Mucci e Romano Linguerri

Imola. Come anticipato da www.leggilanotizia.it, il gruppo di Romano Linguerri e Azione saranno insieme nella stessa lista denominata “Imola Riformista” dove ci sono pure i Socialisti e + Europa, ognuno con la propria bandiera sperando che l’unione faccia la forza nel centrosinistra che ha come candidato sindaco Marco Panieri.

Dunque non si tratta certamente di una lista civica (ben tre partiti) anche perché l’intervento più politico lo fa l’unico civico Linguerri: “Da dieci anni presentiamo una lista di centro moderato e cattolico nell’ambito del centrosinistra, ma stimo molto i partiti. Mi piace la parola ‘riformismo’, non ‘massimalismo’. La grande novità nel centrosinistra di quest’anno è la leadership di Marco Panieri, un grande amico sul quale ho fiducia per un salto generazionale importante. Vorrei che il gruppo non fosse un cartello elettorale, ma continuasse con un coordinamento politico sperando di conquistare almeno un consigliere comunale. Secondo me, Italia Viva doveva essere dei nostri (il partito di Matteo Renzi è con il simbolo nazionale in appoggio al centrosinistra a Faenza e Ravenna, ndr), io sono un simpatizzante e faccio un appello agli elettori di tale partito”. A una domanda sul secondo mandato dell’ex sindaco e ora senatore Daniele Manca, Linguerri risponde: “Ci sono state luci e ombre, le dimissioni anticipate sono criticabili, i temi della discarica e dell’autodromo hanno portato contrasti in città e nella popolazione”.

Intanto il simbolo ancora non c’è e i candidati, per ora, latitano. Dei quattro presenti al tavolo, in lista ci saranno solamente Linguerri e Ivan Montanari per +Europa, mentre Mara Mucci di Azione (con un passato nel M5s e in + Europa) declina l’invito e manda allo scoperto due giovani come Roberto Lopane e Nicola Di Vita, mentre neppure il veterano segretario socialista Gennaro Mancino sarà della partita. Un po’ pochino come prima presentazione.

Ma vediamo i programmi. Per la Mucci “siamo l’alveo del centrosinistra in continuità con le elezioni regionali dello scorso gennaio e il candidato a sindaco Panieri ha dimostrato forte disponibilità a dialogare, nell’ascolto e nella trasparenza, per noi fondamentali. Per Azione, bisogna migliorare l’efficienza nelle società partecipate del Comune e nel Circondario, ruqualificare le aree verdi e rilanciare gli immobili di edilizia popolare”.

Per Mancino “bisogna ripartire da zero, fare il nuovo ponte sul Santerno e concludere la Bretella oltre a rendere vivo il centro storico”.

Montanari ricorda che “la pandemia non è finita, negli ultimi giorni sono ripresi alcuni casi pure a Imola che deve aprirsi di più all’Europa, servono soluzioni complesse a problemi che sono complessi come la sanità e i rapporti con Bologna”.

Differenze abbastanza sostanziali fra il cattolico di Cielle Linguerri e il super-laico Montanari sui temi etici. Per Linguerri “la pillola del giorno dopo deve essere data in ospedale e i consultori privati possono crescere con loro libere iniziative”. Montanari sottolinea che “negli ospedali, anche a Imola, non possono esserci solamente medici obiettori di coscienza sull’aborto. Mi informerò precisamente sulla situazione imolese”.

Detto che il leader nazionale di Azione Carlo Calenda verrà in settembre a Imola a sostenere la lista, restano le previsioni sull’obiettivo elettorale della lista. Linguerri, che crede nella Provvidenza, spera addirittura “in un 10% (ma prima aveva parlato di un consigliere comunale, ndr), mentre Montanari è più realistico, seppur probabilmente pure lui troppo ottimista, parlando “di un 6%”.