Bologna. E’ deceduto all’età di 96 anni Sergio Zavoli. Giornalista, scrittore, con puntate anche nella politica, Zavoli è stato autore di indimenticabili trasmissioni televisive. Nel 1962 crea “Il processo alla tappa”, un programma sportivo incentrato sul Giro d’Italia, dove il giornalista con la sua sensibilità ed umanità in pratica entra nell’intimità dell’atleta. Ma Zavoli è anche conduttore e autore di altri programmi di successo capaci di scavare nei mali dell’Italia come “Nascita di una dittatura”, “Viaggio intorno all’uomo”, “La notte della Repubblica”, “Viaggio nel Sud”. Ci ha lasciato un maestro del giornalismo.
“Ci lascia un grande giornalista, un maestro della televisione, uno straordinario narratore e osservatore del proprio tempo, che fu anche uomo delle Istituzioni. Una figura di straordinario spessore, umanità, intelligenza e cultura, che ha messo la propria vita a disposizione del servizio pubblico”. Così il presidente della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ricorda Sergio Zavoli.
“Zavoli era nato a Ravenna – aggiunge Bonaccini -, cresciuto a Rimini, di cui era cittadino onorario, aveva radici forti e un solido legame con questa terra, di cui resterà una delle espressioni più alte. Alla nostra Regione, lo voglio ricordare, ha fatto un dono grandissimo. Dal 2004 al 2017 ha presieduto la Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati: strumento di sostegno vero, sia morale che economico, per chi ha subito e sofferto reati particolarmente efferati. E anche in questo ruolo ha messo tutto sé stesso, e il suo forte senso della giustizia e della verità. Ai familiari – aggiunge il presidente – va l’affettuoso pensiero e il commosso abbraccio dell’intera comunità regionale”.
Zavoli ha chiesto di essere sepolto a Rimini, accanto al suo grande amico Federico Fellini.