Mattina del 4 agosto 1974, ore 1.23 una bomba esplode in una carrozza del treno Italicus a San Benedetto Val di Sambro. E’ una strage, 12 morti e 48 feriti. Su quel treno c’era anche Fabio Ravaglia, imolese, presidente del Combo Jazz Clud di Imola.
“Su quel treno c’ero anch’io, qualche carrozza dietro, dovevo ancora compiere 18 anni . Sono stato molto fortunato e più volte ripenso che la mia vita poteva finire in quel momento all’improvviso , senza una ragione come è stato per molti dei i miei sconosciuti compagni di viaggio.. Ho ancora nel naso l’odore di carne bruciata… Quella dell’Italicus è stata l’ennesima strage fascista, tassello di quella strategia della tensione che ha condizionato la vita democratica di questo strano Paese. Anche in questo caso non ci sono stati colpevoli, coperti come sempre da apparati dello stato. Anche questa è stata di fatto una ‘strage di stato’ Finchè non verrà chiaramente spiegato chi ha usato e coperto gli assassini materiali (fascisti come sempre) e teorizzato e portato avanti questa folle idea che di fatto ha condizionato la vita e la politica di questo Paese, non mi posso dichiarare un cittadino e uomo libero”.
Veramente difficile dimenticare, nonostante siano trascorsi tanti anni, troppi. 🙁