Paolo Cavina, già consigliere comunale del centrosinistra, aveva annunciato la propria candidatura come esponente di “Insieme per cambiare”, trovando poi il sostegno di altre due liste civiche e tutto il centrodestra (Liste collegate: Lega, Per Faenza, Fratelli d’Italia, Rinnovare Faenza, Il Popolo della Famiglia, Insieme per cambiare).

Paola Cavina, candidato di Lega, Per Faenza, Fratelli d’Italia, Rinnovare Faenza, Il Popolo della Famiglia, Insieme per cambiare.

Alle scorse elezioni lei era schierato nell’ambito del centrosinistra. Cosa l’ha portata alla scelta di candidarsi a capo di una lista civica in contrapposizione al candidato del centrosinistra e come sta vivendo questa alleanza con tutto il mondo del centrodestra?
“La frattura con la coalizione che sostiene il sindaco uscente è stata decretata dalle difficoltà, incontrate negli anni, a fornire risposte concrete ai cittadini. Rimandare le decisioni non fa progredire una città. Crediamo che l’alternanza al governo del Comune sia salutare per la democrazia e per l’efficacia dell’azione amministrativa”.

Il suo principale avversario, Massimo Isola, è riuscito nell’intento di farsi sostenere dal Movimento 5 stelle. Cosa pensa di questa alleanza e quanto la preoccupa ai fini dell’esito finale?
“Non riteniamo di dover mettere becco nella coalizione di Isola: siamo convinti con franchezza che la nostra compagine sia molto coesa, nei programmi, nei valori, nei metodi, nella visione della Faenza del futuro”.

Come tutte le città, anche Faenza deve fare i conti con l’emergenza Covid-19. Ci può descrivere le nuove problematiche sollevate dalla pandemia e quale ruolo può svolgere l’amministrazione comunale per affrontarle al meglio?
“Siamo enormemente grati agli operatori sanitari per quanto hanno fatto nell’emergenza e per quanto stanno facendo; la nostra Amministrazione farà di tutto per rendere agevole l’opera di chi ci garantisce quotidianamente i servizi sanitari con grande impegno e sensibilità”.

Nell’elenco delle delle priorità per i suoi primi mesi di governo, cosa ha messo ai primi posti?
“Il soccorso alle emergenze economiche di famiglie e imprese e la lotta al degrado in tutte le sue forme”.

Tutti oggi parlano di ambiente e di sviluppo sostenibile, ci può tracciare un quadro della realtà faentina e di come intende affrontare queste problematiche. Cosa ne pensa del concetto di economia circolare?
“Promuoviamo lo sviluppo sostenibile con tutte le nostre energie, si tratta di un modello percorribile; il concetto di economia circolare è applicabile in parte: la società moderna necessita di numerosi correttivi per giungere a risultati apprezzabili”.

Faenza: città di ceramiche e Palio. Quale possono essere le strategie più efficaci per rilanciarla turisticamente?
“Metteremo in campo un efficiente piano di marketing territoriale accompagnato da una costante attenzione verso il decoro urbano: negli ultimi dieci anni su questo settore è stato fatto troppo poco ed in modo poco organico”.

Prendiamo una vicenda di cui si è discusso tanto nei mesi scorsi: l’Arena Borghesi. Da molti è stata vista come la penalizzazione di un luogo di cultura e tempo libero rispetto alle ragioni economiche e di sviluppo di un centro commerciale: il suo parere su questa vicenda.
“La materia deve essere affrontata con le dovute conoscenze nel rispetto delle normative. La tutela dei luoghi culturali è per me un cardine, ma allo stesso tempo bisogna valutare, con il consulto di esperti, come fare per aiutare la crescita delle aziende che daranno poi nuovi sbocchi lavorativi sul territorio. Non appena insediati, ci consulteremo e si troverà la quadra, nel rispetto della storia del posto”.

Quali i punti di forza e quali le debolezze della sua campagna elettorale rispetto agli altri candidati?
“Chi si propone con ‘un nuovo inizio’, dopo oltre 25 anni di tentativi mal riusciti, non gode della nostra fiducia incondizionata. La nostra provenienza civica e le competenze della nostra squadra sono la miglior garanzia e la speranza della maggioranza dei faentini nel guardare al domani con maggior ottimismo”.

Una parola o un concetto per descrivere la sua Faenza del domani.
“Efficienza: Faenza, come tanti altri comuni italiani, deve imboccare la strada del fare. Organizzarsi per dare risposte concrete ed efficaci è il metodo giusto”.

Ci dica tre buone ragioni per cui il 20 e 21 settembre i faentini dovrebbero votarla.
“L’alternanza di governo è salutare per la democrazia. Per cambiare occorre voltare pagina, cambiare persone e superare i legami partitici conflittuali. Il nostro progetto è moderno e credibile perchè portato avanti da persone abituate al fare”.