Imola. “In questi giorni eravamo nei campi a raccogliere pannocchie – ricorda il presidente della Pro Loco di Imola, Franco Capra – per la Sfujareia, la storica manifestazione d’autunno che la Società del Passatore e l’associazione turistica Pro Loco di Imola proponevano da 38 anni nel centro storico di Imola nel mese di settembre”.

La Sfujareia come il Lom a Merz hanno avuto in tutti questi anni il pregio, esclusivo per Imola, di far rivivere nelle piazze cittadine momenti di socialità della tradizione contadina del territorio. L’epidemia di Covid–19 ancora purtroppo presente impone per tutti il rispetto di protocolli di sicurezza che proibiscono gli assembramenti e che impediscono di fatto la realizzazione di feste popolari come la Sfujareia che è un inno alla socialità, all’incontro e alla condivisione, come avveniva in passato nelle aie dove le famiglie si riunivano per togliere i cartocci alla pannocchie di granoturco. La spannocchiatura vedeva assieme giovani e vecchi e non mancava la musica per rallegrare le persone. Ad Imola la Sfujareia infatti è stata in questi anni un modo anche per avvicinare i bambini alle tradizioni locali e per gustare, grazie al Gruppo dei Polentari di Tossignano, la polenta che del granoturco è la farina.

“E’ un grande rammarico non poter ritrovarci in piazza Matteotti e nella speranza che nel 2021 possiamo riprendere tutte le nostre iniziative, invitiamo tutti a rispettare le regole di contrasto per uscire prima possibile da questo anno così difficile”. Agli appassionati della tradizione ricordiamo che la piastrella del Lom a merz 2020 è disponibile anche presso lo Iat.