Imola. La prendono sportivamente, o almeno tentano di far sembrare così, i candidati a sindaco che hanno preso una sonora sconfitta da Marco Panieri nelle urne.

Per Daniele Marchetti del centrodestra, al 27,5%, circa “il voto va sempre rispettato, buon lavoro al nuovo sindaco. Noi faremo un’opposizione portando avanti le nostre proposte, in particolare sulla sanità e la discarica. Evidentemente le liste civiche che hanno appoggiato il Pd si sono dimostrate fondamentali per far vincere Marco Panieri al primo turno. Noi non siamo stati ancora in grado di farlo e da subito dobbiamo cominciare a lavorare in tal senso per il futuro partendo da questo risultato: insomma non dobbiamo ripartire da zero la prossima volta. L’impegno lo abbiamo messo, nessuna recriminazione”.

Carmela Cappello della sua lista civica e Imola Riparte, ferma al 7,5%, augura “un in bocca al lupo, ora Panieri è atteso da una bella sfida. Sono abbastanza soddisfatta, abbiamo giocato da civici senza partiti alle spalle. Evidentemente Imola voleva ritornare al passato e prendersi una rivincita dopo la vittoria del Movimento 5 stelle di due anni fa. Non so se andrò in consiglio comunale, ne discuteremo nei prossimi giorni”.

Ezio Roi per il Movimento 5 stelle con il 6,3% sottolinea che “in fondo non ci è andata male dopo il disastro dell’ex sindaca. Si tratta di un risultato positivo perché ottenuto senza quasi nessun mezzo economico rispetto a quello dei partiti e pure della Cappello. Abbiamo tenuto il nostro nocciolo duro, possiamo ripartire senza equivoci facendo opposizione in modo serio. Entrerò in consiglio comunale, ma non escludo una rotazione a metà mandato”.

Per Andrea Longhi di Imola Valori Comuni “per una lista che è partita da zero e con un budget molto limitato, era difficile fare di più anche perché la campagna elettorale si è svolta in estate e con la pandemia. Se prendavamo qualcosa di più saremmo stati contenti, ma liste alla loro prima esperienza in passate elezioni ebbero più o meno lo stesso risultato”.

(m.m.)