Imola. Brutte notizie da parte dei sindacati sul fronte Cefla. Venerdì 9 ottobre si è tenuto un incontro con la direzione di Cefla, in cui l’azienda ha tentato di illustrare il contenuto dell’accordo sottoscritto con Itab lasciando non poche perplessità.

“Nulla oggi ci è stato comunicato in merito a tutele per i lavoratori della divisione ShopFitting (oltre 200, ndr) ed il territorio – scrivono i rappresentati di Fim, Fiom e Uilm e le Rsu aziendali -. Abbiamo richiesto copia del testo ricevendo al momento un netto rifiuto, confidiamo di poter conoscerne almeno i contenuti che riguardino le promesse di tutela dei lavoratori al fine di intavolare una costruttiva discussione che porti ad un accordo soddisfacente. Abbiamo richiesta sin da subito il coinvolgimento di Itab nelle trattative, cosa che si è concretizzata con il prossimo incontro previsto per venerdì 16 ottobre data in cui l’azienda acquirente parteciperà con propri rappresentanti”.

“Abbiamo richiesto l’illustrazione nei dettagli del piano industriale che sia la reale garanzia di sviluppo industriale della divisione – continuano i rappresentati delle categorie dei metalmeccanici di Fim Fiom e Uilm -. Le trattative al momento stagnano per mancanza di dati su cui potersi confrontare e riteniamo sia utile sin da subito coinvolgere anche le istituzioni locali. A tal fine il 9 ottobre abbiamo provveduto a richiedere un incontro in merito al sindaco Marco Panieri. Lo stato di agitazione, con il conseguente blocco del flex time e degli straordinari, è confermato in tutte le divisioni della Cefla fino a quando non saranno formalizzate tutte le garanzie richieste dai sindacati che lanciano anche un appello alle istituzioni imolesi, chiamate a fare la loro parte per difendere i posti di lavoro, i diritti, le competenze e le professionalità dei dipendenti Cefla e di tutto l’indotto”.

Anche il consigliere comunale di Imola Coraggiosa, Filippo Samachini, è preoccupato: “La vendita di una divisione di una cooperativa a una multinazionale non è un bel segnale per il nostro territorio ed è una chiara messa in discussione dello spirito cooperativo di mutualità che mette al centro la dignità del lavoro, l’etica e la socialità. Ne prendiamo atto, pur mantenendo un forte disaccordo. Chiediamo comunque che vengano garantiti tutti i posti di lavoro e che venga mantenuto il sito produttivo sul territorio per assicurare la continuità lavorativa anche di indotto e fornitori, non con atti formali, ma con strumenti di controllo effettivi da parte di Cefla. Sollecitiamo la nuova Amministrazione Comunale a incontrare, il prima possibile, le organizzazioni sindacali, Cefla e la nuova proprietà per ottenere le garanzie necessarie per la tutela dei posti di lavoro e per il mantenimento a Imola della produzione nel breve e soprattutto nel lungo periodo”.