Imola. “Le riunioni della Pubblica Amministrazione non sono giuridicamente assimilabili alle riunioni degli organi elettivi degli enti locali, che hanno disciplina autonoma e peculiare”. Parte da tale parere dell’Anci l’attacco dei 5 componenti del gruppo della Lega (Daniele Marchetti, Simone Carapia, Serena Bugani, Riccardo Sangiorgi e Rebecca Chiarini) nei confronti del presidente del consiglio comunale del Pd Roberto Visani sottolineando che “l’amministrazione di un Comune passa attraverso anche tutti i propri organi democratici, come il consiglio comunale e le commissioni consiliari. È per questi motivi di trasparenza, di rispetto per gli eletti, di spirito di servizio per la comunità che il nostro gruppo chiede che si torni a fare il Consiglio e le Commissioni in presenza, con le adeguate misure di sicurezza (mascherine, distanziamento, igienizzazione, cambio dell’aria negli spazi condivisi)”.
La Lega ricorda pure che bisogna che “si faccia anche un altro passo ulteriore, imparando dalle criticità emerse in questo periodo di emergenza, studiando sistemi di streaming per le sedute del Consiglio comunale e delle Commissioni che siano il più possibile accessibili. Se è vero che all’ultimo Consiglio comunale a molti cittadini è stato negato l’accesso per l’inadeguatezza dei sistemi comunali è giunto il momento di rinnovarlo per rendere pubbliche nel vero senso della parola tutte le sedute”.
“La decisione di svolgere il consiglio comunale in videoconferenza è coerente con le nuove norme introdotte dall’ultimo DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, ndr) che hanno l’obiettivo di contrastare l’aumento dei contagi da Covid-19 (il 21 ottobre più di 15mila in Italia) – spiega il presidente dell’assemblea di piazza Matteotti Visani -. Siamo in una fase critica della diffusione della malattia e tutti quanti siamo chiamati a fare responsabilmente la nostra parte assumendo scelte e comportamenti ispirati alla massima prudenza. Prima di adottare questo provvedimento ci siamo confrontati con altri Comuni come Bologna e Ravenna che hanno scelto coerentemente di svolgere in questi giorni i rispettivi consigli comunali da remoto. Nessuno intende limitare la discussione democratica e ho già avuto modo di dire che è nostra intenzione favorire la massima partecipazione consentendo ai cittadini di seguire attraverso le nuove tecnologie i lavori del Consiglio e delle Commissioni consiliari. Su una cosa mi sento di condividere la critica mossa dalla Lega: è necessario che il nostro Comune migliori il proprio livello tecnologico per migliorare l’accessibilità alle riprese in streaming delle riunioni consiliari”.