L’emergenza Covid-19 ha posto il Comune di Faenza di fronte all’esigenza di poter tutelare le imprese del territorio penalizzate dalla pandemia, e così il sindaco di Faenza (assieme al vicesindaco Andrea Fabbri e all’assessora al Bilancio Milena Barzaglia) ha annunciato l’adozione di nuove misure “post-Dpcm” del 24 ottobre scorso, volte a proteggere le attività faentine che più soffrono a seguito dell’ennesima stangata data dalla seconda ondata di pandemia, e – inevitabilmente – dagli ultimi provvedimenti restrittivi messi in atto dal Governo per contenerla.
Oltre 500 mila euro: questo è l’importo complessivo dei contributi a fondo perduto destinato a circa 350 aziende e attività della città di Faenza, suddivise in tre classi A-B-C, come ad esempio strutture sportive e ricreative, ristoranti, sale da ballo, pub, luoghi di svago, tanto per citarne alcuni, che (a seguito di un avviso pubblico) dovranno autocertificare la loro idoneità alla ricezione del contributo erogabile dal Comune.
Un lavoro in sinergia con gli altri Comuni della provincia oltre che con quello di Ravenna, nella figura del suo sindaco Michele De Pascale. Oltre all’erogazione del fondo di 500 mila euro, il Comune di Faenza ha infatti intenzione di investire il budget pubblico di 50 mila euro in una campagna provinciale di comunicazione intitolata “Io compro nella mia città”, dove tutti i Comuni della Provincia che aderiranno concorreranno alla campagna commerciale per consigliare e invogliare i residenti di ogni comune ad acquistare nelle attività del proprio territorio.
Ad affiancare la campagna di informazione, la creazione di una piattaforma web su base provinciale per gli acquisti online, con consegne a domicilio o in locker nelle proprie città.
Tra le altre iniziative, verrà applicata una scontistica Tari alle imprese, mentre tutte le attività che utilizzano suolo pubblico potranno continuare a farlo senza ulteriori limitazioni.
Nei prossimi giorni il sito ufficiale del Comune di Faenza provvederà a fornire tutte le informazioni ufficiali per coloro che vorranno accedere a queste risorse.
(Annalaura Matatia)