Imola. Orario continuato dal lunedì al sabato e potenziamento dell’apertura domenicale con l’aumento da due a tre degli operatori presenti. Così cambia il servizio della stazione ecologica di Imola, a partire da giovedì 5 novembre, con lo scopo di ridurre il formarsi delle code in ingresso causate dalle necessarie limitazioni introdotte per garantire il distanziamento sociale e il rispetto delle condizioni di sicurezza dettate dall’emergenza Covid. Le novità sono state richieste dal Comune di Imola, concordate con Hera e autorizzate da Atersir, l’Agenzia regionale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti.
In questo modo, eliminando l’intervallo di chiusura a metà giornata, saranno 8,5 in più le ore di apertura settimanali. Alla domenica mattina l’aggiunta del terzo operatore permetterà inoltre di incrementare il numero dei cittadini che potranno essere presenti contemporaneamente all’interno della struttura, portandolo da tre a quattro. Per evitare assembramenti, infatti, a tutela degli operatori e degli utenti del servizio, per assicurare il rispetto delle disposizioni relative alla protezione individuale e al distanziamento fisico, in questi mesi è consentita la presenza nello stesso momento a un numero massimo di utenti pari al numero di operatori presenti più uno. Già nel corso dell’estate, per contenere i tempi di attesa, dal lunedì al sabato il numero degli operatori di presidio era stato incrementato e portato a tre.
Con queste modifiche, il nuovo orario di apertura al pubblico in vigore dal 5 novembre alla stazione ecologica di Imola, in via Brenta 4, sarà dal lunedì al venerdì dalle ore 7.30 alle 18, il sabato dalle ore 7 alle 18 e la domenica mattina dalle ore 9 alle 12.
Si ricorda che a Imola è anche disponibile il servizio gratuito di Hera per la raccolta a domicilio dei rifiuti ingombranti. Prenotarlo è semplice, basta chiamare il servizio clienti telefonando da fisso e cellulare al numero, anch’esso comunque gratuito, 800.999.500 attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18. Inoltre, le stazioni ecologiche presenti nel Circondario, undici, sono intercomunali, quindi i residenti dei 10 Comuni possono utilizzarle tutte indifferentemente, a prescindere dal comune di residenza. Una scelta condivisa da Hera con le amministrazioni comunali per rendere i conferimenti più semplici ai cittadini: si può andare alla stazione ecologica che, volta per volta, risulta più comoda.
“L’Amministrazione ha raccolto le segnalazioni dei cittadini – sottolinea l’assessora all’ambiente Elisa Spada – che manifestavano una difficoltà all’accesso a causa dei tempi di attesa e, considerate le caratteristiche specifiche dell’isola ecologica di Imola, ha cercato con Hera soluzioni percorribili. I cittadini imolesi si distinguono per il forte utilizzo di questo sistema e riteniamo importante mettere in campo tutte le azioni possibili per agevolarli”.
“La stazione ecologica di Imola è la più frequentata nel Circondario, nel 2019 ha contato quasi 80 mila accessi. Con l’emergenza sanitaria e i contingentamenti che abbiamo dovuto introdurre – commenta Marco Poli, responsabile Hera servizi ambientali per Imola e Circondario – i tempi di attesa si sono inevitabilmente allungati. Con questo potenziamento pensiamo però di riuscire a contenerli. Invitiamo quindi i cittadini ad utilizzare queste nuove ore a disposizione e la domenica mattina, per diluire il più possibile gli accessi e limitare così i tempi di permanenza in coda”.
Il distanziamento sociale causa Covid può solo essere una parziale problematica. Forniamo al Sig. Marco Poli una calcolatrice e nel frattempo provvediamo noi.
8o.ooo accessi (dato fornito da M.P.) distribuiti su circa 250 giornate lavorative producono un accesso alla discarica di circa 45 utenti all’ora: meno di un minuto e mezzo per parcheggiare all’interno della stazione, scaricare i contenitori dalla propria auto, portarsi (utilizzando gli appositi carrelli)alla zona di verifica e terminalizzazione, raggiungere i contenitori e versarvi i rifiuti, riporre il carrello, tornare alla propria auto e uscire. Cosa normale che qualche persona anziana si trovi in difficoltà e che un solerte e bravo operatore (per mia esperienza posso solo elogiarli per professionalità e cortesia) si prodighi per dare una mano. Al solito, la media rappresenta unicamente un dato statistico e va considerato che gli operatori non sono unicamente destinati a terminalizzare gli apporti ma a gestire, con professionalità ed attenzione la corretta gestione del tutto.
Io credo, Sig. Poli, che serva un terzo terminale, che occorra un terzo operatore fisso e, possibilmente schermi al tocco che non facciano impazzire il personale, costretti spesso a ribattere e ribattere per ottenere la canalizzazione corretta del dato.
Poi, se desideriamo risparmiare sui costi producendo nervosismo e impazienza sugli utenti che stanno cercando di trasformarsi in persone attente all’ecologia allora tutto il ragionamento qui sopra è da rivedere. Proviamo a rinvenire tra le pieghe dell’utile di HERA un po’ di disponibilità per la spesa del personale destinato allo sviluppo dell’ecologia e se non ci riusciamo riflettiamo sulla quantità di privato del capitale della Società e sulle problematiche che ne derivano.
Sbaglio o si sta pensando di come creare posti di lavoro?