Castel San Pietro (Bo). A causa dell’inasprirsi dell’emergenza Covid-19 e allo scopo di costruire un piano per la ripartenza che sia il più possibile condiviso, la giunta della città del Sillaro ha deciso di istituire un nuovo servizio all’interno dello Staff del Sindaco e dell’Ufficio Stampa e Comunicazione.
Il servizio, denominato “Pronto Sindaco!”, si configura come uno sportello di ascolto che accoglierà e recepirà le esigenze e le criticità segnalate dalle attività produttive e commerciali e dalle associazioni del territorio con l’obiettivo di rafforzare la vicinanza e la partecipazione dell’Amministrazione comunale ai bisogni della città per mitigare, contenere e superare gli impatti sociali ed economici della pandemia in corso.
“In questo difficile momento storico e di fronte ad uno scenario futuro pieno di incertezze – sottolinea il sindaco Fausto Tinti –, sentiamo l’urgenza di stringere un patto di comunità per garantire prima la tenuta della vita sociale ed economica della città poi costruire un piano di rilancio e ripartenza. Ciò che più ci preme è darci un metodo di azione che non sia calato dall’alto ma che si fondi sulla partecipazione di tutta la comunità castellana, che vanta un ricco tessuto economico e sociale formato dalle attività imprenditoriali ma anche dal volontariato e dall’associazionismo culturale, sociale e sportivo. Ecco perché è nostra volontà aprire al più presto un percorso di confronto che, raccogliendo le diverse criticità e sollecitazioni, possa gettare le basi per un rilancio che sia il più possibile rispondente alle esigenze del territorio e, dunque, condiviso”.
In particolare, gli obiettivi di tale percorso, che ha come strumento principale lo sportello «Pronto Sindaco!», sono i seguenti:
– siglare un patto con tutte le parti sociali ed economiche del capoluogo e delle frazioni allo scopo di avviare un percorso partecipativo che possa accompagnare per tutta la durata dell’emergenza le attività imprenditoriali, il terzo settore e la popolazione a superare insieme, e con un progetto comune, questa fase critica;
– prevedere un calendario di incontri da svolgersi per ora sulle piattaforme digitali con tutti i soggetti coinvolti che verranno convocati periodicamente, e a seconda della categoria di appartenenza, per tenere aperto un confronto permanente sui principali ostacoli da superare e sulle azioni da mettere in campo;
– costruire un piano di contenimento degli effetti di questa seconda ondata di contagi e degli ulteriori peggioramenti della crisi economica e sociale già in atto;
– disegnare un progetto di partecipazione permanente che possa restare in vigore anche ad emergenza conclusa;
– predisporre una campagna media e social che comunichi alla cittadinanza il progetto.
Ai diversi attori della città è stata inviata, tramite una lettera indirizzata alle associazioni di categoria o di appartenenza, una chiamata ufficiale al confronto.