Le parole del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, esplicitano una situazione che non può e non deve lasciarci indifferenti: “… riemerge il virus dell’egoismo, dei singoli e degli Stati, ed è pericoloso quanto gli effetti del coronavirus”.-

Il profondo significato delle parole del Presidente della Repubblica è finalizzato a stringerci gli uni agli altri in un sincero e deciso abbraccio, affinché il nostro confinarci, nel rispetto della vita degli altri e consci del nostro corretto timore, non ci allontani dalla realtà che ci circonda. Passerà anche il coronavirus, lascerà profondi segni e cicatrici, ma torneremo alla nostra vita, alla nostra libertà di “prima”.

Alcuni di noi, donne e uomini che forse conosciamo o che non abbiamo mai avuto la fortuna o la possibilità di incontrare, riprenderanno la vita di prima e sarà, come prima, una vita di mancanze, di privazioni, di stenti. Di ingiustificata vergogna. La sorte ha con queste persone un enorme debito di ingiustizia: quello di non poter soddisfare i loro bisogni, i più elementari bisogni. Il cibo di tutti i giorni.

Qualcuno, in silenzio, pensa a loro, tutti i giorni, tutte le ore, ogni istante. Non si contano più i milioni di pasti che il Banco Alimentare confeziona per soddisfare il bisogno di cibo di milioni di persone come noi e migliaia di volontari donano il loro tempo, la loro capacità e il loro desiderio di partecipazione alla vita degli altri.

Anche noi possiamo partecipare, con un semplice gesto alla Colletta alimentare 2020, acquistando tagliandi del valore di 2, 5 o 10 euro alla cassa del supermercato che frequentiamo. Questo dal 21 novembre all’8 dicembre, data nella quale il totale delle nostre donazioni verrà trasformato in prodotti per l’alimentazione di bambini e adulti. La presenza di tanti amici, ragazzi e ragazze sorridenti agli ingressi dei market mentre ci consegnano la sportina da colmare con la nostra generosità ci è stata tolta da questa pandemia che ci opprime. I loro sorrisi ci mancheranno ma il nostro gesto avrà lo stesso valore.

“Da una crisi si esce o migliori o peggiori, dobbiamo scegliere – ci ha ricordato Papa Francesco – e la solidarietà è una strada per uscire dalla crisi migliori”. Sta a noi scegliere.

(Mauro Magnani)