L’installazione di una nuova caldaia è una decisione importante e con così tante opzioni a disposizione, come fai a sapere quale caldaia è la migliore per la tua casa?
Prima di prendere questa decisione, è importante pensare al tuo fabbisogno di riscaldamento e acqua calda. Dovresti considerare quanta acqua calda tu e la tua famiglia utilizzate, le dimensioni della vostra proprietà, il tipo di combustibile da utilizzare e il vostro impianto esistente.
Potresti anche prendere in considerazione altri fattori come l’efficienza energetica e le opzioni per l’uso delle energie rinnovabili. Per aiutarti a decidere quale caldaia è giusta per te, abbiamo preparato questa guida rapida.
Quali sono i diversi tipi di caldaie?
Prima di entrare nello specifico di come scegliere una caldaia in base alle proprie esigenze di riscaldamento e alle dimensioni della propria casa, è importante sapere quali tipi di caldaia ci sono tra cui scegliere.
Caldaie a Metano o GPL
Una caldaia tradizionale è in grado di riscaldare l’acqua e conservarla in un serbatoio di acqua calda, mantenendola calda per ore fino al momento del bisogno. Una volta esaurita l’acqua calda accumulata, sarà necessario attendere che venga riscaldata e che il serbatoio si riempia.
Questi sistemi sono migliori per le case più grandi che hanno più bagni e molti radiatori, tuttavia il serbatoio può occupare una notevole quantità di spazio. Rappresentano un investimento maggiore in fase di installazione, ma poi si ammortizza con un notevole risparmio economico in bolletta rispetto all’uso di un boiler elettrico.
Caldaie a condensazione
Una caldaia a condensazione ad alta efficienza è una buona scelta se stai cercando una caldaia più ecologica ed efficiente. Questo perché le caldaie a condensazione sono in grado di sfruttare meglio il calore generato dalla combustione di combustibili, come gas o petrolio.
Per poter assicurare le massime prestazioni, l’impianto di riscaldamento deve riuscire a mantenere la temperatura dell’acqua bassa e il calore non deve disperdersi troppo velocemente nell’ambiente. Dunque, non conviene alzare troppo la temperatura di mandata, altrimenti la caldaia non riesce a recuperare quel calore che si disperde.
Pompa di calore
La pompa di calore è in grado di climatizzare gli ambienti in maniera sostenibile perché trasferisce calore da una sorgente di energia gratuita e rinnovabile. Ad esempio, se è necessario riscaldare la casa in inverno, la pompa di calore prenderà il calore direttamente dall’aria esterna.
Esistono anche pompe di calore terra-acqua, meglio note come pompe di calore geotermiche, che estraggono la fonte di calore dal sottosuolo. Questo tipo di riscaldamento permette di risparmiare fino al 75% in bolletta rispetto alle controparti elettriche.
Cosa influisce in bolletta?
Diversi fattori influenzano il consumo della caldaia e, non ultimi, le abitudini e le esigenze delle persone che abitano lo spazio domestico. Le caratteristiche stesse della casa possono influire negativamente sul rendimento della caldaia causando la dispersione del calore: è il caso di abitazioni prive di isolamento termico o con infissi non adatti a mantenere una temperatura costante.
Naturalmente, sulla dispersione del calore influisce anche la zona geografica e l’esposizione, specie quando la temperatura esterna è molto più bassa rispetto a quella interna. Quindi più la casa è calda più disperde il calore verso l’esterno e maggiori sono i metri cubi consumati.
A prescindere dal tipo di caldaia adottato, una buona norma per limitare i consumi è quella di mantenere la temperatura bassa e costante, senza aumentarla in maniera brusca. Diversamente, il bruciatore lavorerebbe al massimo, causando una maggior dispersione verso l’esterno.
Infine, un impianto efficiente si traduce in un maggior risparmio. L’età e la tipologia della caldaia può influire negativamente o positivamente sui consumi, che aumentano quando gli impianti sono troppo vecchi o privi della manutenzione richiesta. È utile quindi rivolgersi ad un’azienda di assistenza caldaie sia perché, la legge ha reso obbligatorio il controllo della caldaia almeno ogni due anni, sia per avere la garanzia che l’impianto funzioni correttamente e non ci siano sprechi o rischi di danni che potrebbero portare ad ulteriori costi imprevisti.