Imola. Una relazione sentimentale terminata male fra una 23enne e un uomo che non accetta la fine del rapporto. Ce ne sono purtroppo tante, ma stavolta l’ex fidanzato aveva addirittura escogitato una specie di piano militare da “film hollywoodiano” per rapirla, costringerla a riprendere la relazione e trasferirsi altrove con lui non senza la volontà di uccidere i genitori e il nuovo compagno di lei.

Per fortuna, tale piano è stato fermato dai carabinieri che la notte del 30 novembre hanno avvistato tre persone a bordo di una Fiat Panda di colore rosso, ferma e col motore acceso, davanti all’ingresso condominiale di un palazzo di via Vivaldi, in Pedagna. Insospettiti dalla presenza dei tre e considerato il quadro normativo per contenere la curva dei contagi da Covid-19, in particolare la limitazione della circolazione delle persone, i militari dell’Arma si sono avvicinati, identificando un 37enne di Pianoro alla guida, un 45enne di Bologna seduto sul sedile anteriore del passeggero e un 25enne di Casalecchio di Reno seduto su quello posteriore.

Di fronte alla richiesta di motivare lo spostamento, i tre uomini hanno iniziato ad agitarsi, fornendo più dichiarazioni contraddittorie e sospette. Temendo di avere di fronte tre criminali e non tre operai al termine di un turno di lavoro, come volevano far credere i tre occupanti, i  carabinieri hanno allertato subito l’operatore della Centrale Operativa dei Carabinieri di Imola, chiedendo in aiuto un’altra pattuglia che è giunta sul posto pochi istanti dopo.

Accompagnati in caserma, i tre sono stati sottoposti a una perquisizione personale e veicolare. All’interno di un borsone da lavoro posto nel portabagagli dell’auto, i carabinieri hanno trovato un passamontagna, due paia di guanti, e soprattutto uno straccio con avvolto all’interno un coltello da macellaio, un paio di forbici, una scatola contenente un laccio emostatico e un paio di manette. Nel sedile posteriore inoltre, dove era seduto il 25enne, è stato trovato un bastone di metallo con punta di plastica creata artigianalmente. A quel punto, incalzati dalle domande dei militari, i tre uomini hanno ammesso le proprie responsabilità, dichiarando spontaneamente di essere venuti a Imola per sequestrare una 23enne, ex fidanzata del 45enne, addormentarla e poi addirittura ucciderle i genitori e il suo nuovo compagno.

I militari hanno rintracciato la giovane la quale ha detto che all’inizio aveva pensato a uno scherzo, non aveva dato troppa importanza a quelle affermazioni, ma poi aveva comunque iniziato a preoccuparsi, cambiato lo stile di vita e prestato attenzione ogni volta che usciva di casa.

Arrestati per atti persecutori e tentato sequestro di persona, i tre soggetti, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna – Sostituto Procuratore Michele Martorelli – sono stati portati in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

(m.m.)