Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato tre nuove ordinanze, in vigore dal 6 dicembre, con le quali si vanno a rimodulare le tre zone in cui è divisa l’Italia per fare fronte all’emergenza Coronavirus.

La prima ordinanza rinnova le misure restrittive vigenti relative alla Regione Abruzzo, che resta in area rossa, e alle Regioni Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte, che restano in area arancione.

Con la seconda ordinanza le Regioni Campania, Toscana, Valle D’Aosta e la Provincia Autonoma di Bolzano passano dall’area rossa all’area arancione.

La terza Ordinanza dispone il passaggio delle Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria dall’area arancione a quella gialla.

La decisione nasce dal miglioramento degli indici con i quali si vanno a inserire le Regioni nelle varie zone. In particolare nelle ultime settimane l’indice Rt è calato attestandosi su una media nazionale dello 0,91. In pratica in quasi tutte le Regioni l’indice è calato. Comunque, è utile precisare che la scelta delle aree non dipende solo dall’indice Rt, ma da un’altra ventina di indicatori, è per questo che alcune regioni con un indice più basso di altre sono in una zona più penalizzante.

La nuova disposizione prevede quindi, che l’unica regione rossa sarà l’Abruzzo (0,85). Provincia di Bolzano (0,8), Lombardia (0,93), Valle d’Aosta (0,79), Piemonte (0,72), Toscana (1,01), Campania (0,74), Calabria (1,06) e Basilicata (0,75) saranno in zona arancione, le restanti, provincia di Trento (0,83), Veneto (1,01), Friuli Venezia Giulia (0,92), Emilia Romagna (0,99), Liguria (0,68), Marche (0,74), Umbria (0,71), Lazio (1,04), Molise (1,38, ma rischio moderato), Puglia (0,89), Sicilia (0,79) e Sardegna (0,61) in zona gialla.

Le misure per le zone gialle

Ritornano valide per l’Emilia Romagna le misure generali introdotte dal Dpcm 3 novembre. Pertanto bar, ristoranti, pizzerie, pasticcerie, gelaterie potranno riospitare clienti ai tavoli dalle 5 alle 18 con i limiti imposti dal distanziamento previsto dal Dpcm 3 novembre. Inoltre sarà possibile fino al 20 dicembre spostarsi tra comuni e regioni, purchè tra zone gialle.

 

Le misure per le zone arancioni e rosse

Ricordiamo che per le zone gialle sono possibili anche gli spostamenti tra regioni e comuni, purchè in zona gialla. Questo fino al 21 dicembre, infatti è bene ricordare che in tutta Italia è in vigore il Dpcm 3 dicembre, che, indipendentemente dalla zona di appartenenza, impone una serie di limitazioni, in particolari dal periodo del 21 dicembre al 6 gennaio, alle quali tutte le regioni dovranno attenersi.

Tutte le misure del Dpcm 3 dicembre >>>>

In particolare:
– dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 saranno vietati gli spostamenti tra Regioni diverse (compresi quelli da o verso le province autonome di Trento e Bolzano), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;

– il 25 e il 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 saranno vietati anche gli spostamenti tra Comuni diversi, con le stesse eccezioni (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute);

– sarà sempre possibile, anche dal 21 dicembre al 6 gennaio, rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione;

– dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 sarà vietato spostarsi nelle seconde case che si trovino in una Regione o Provincia autonoma diversa dalla propria. Il 25 e 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 il divieto varrà anche per le seconde case situate in un Comune diverso dal proprio.