Imola. “Officine re-esistenti”, un museo diffuso per una memoria partecipata che parta dei fatti per rigenerare e riavvicinare la storia della Resistenza ai giovani creando una rete che unisca il mondo della cultura al mondo del sociale come motori del coinvolgimento e della partecipazione giovanile. Resistenza perché porta con sé valori e principi rigeneranti importantissimi, come la libertà, il collettivo, l’unione per obiettivi comuni.
A Imola c’è un luogo che è la casa di questa storia e di questi valori, un luogo di incontro, partecipazione, scambio, dove i valori della resistenza legati alla storia partigiana si legano alle forme di resistenza del mondo di oggi, dove la sperimentazione artistica e la dimensione del sociale si intrecciano creando un vero welfare comunitario inclusivo e innovativo. Questo è e deve essere il Cidra (Centro di documentazione sulla resistenza antifascista). Per fare vivere questa idea è stata lanciata una raccolta di fondi, l’obiettivo è creare un “Museo a porte aperte” nella città con realizzazione di produzioni grafiche e video e produzione di installazioni di Street Art che sarà inaugurato come cornice di una festa in occasione del 25 aprile ad Imola.
“C’è una nuova resistenza, e dobbiamo farla assieme”. Così raccontano i ragazzi di Officina Immaginata, cooperativa sociale di Imola che nasce dalla fusione di professionalità diverse, dinamiche ed intergenerazionali che credono in un approccio educativo dove condivisione, divertimento, spontaneità ed empatia sono le radici portanti di districati ed innovativi rami di proposte di formazione ed attività socio-culturali. E, insieme a loro una rete di cooperative ed associazioni che credono in questo progetto: Cooperativa di giornalisti Corso Bacchilega , Cooperativa “Il Mosaico”, i ragazzi di Restart, Presidio imolese di Libera “Alberto Giacomelli”, Anpi (Associazione nazionali partigiani d’Italia) di Imola.
“Pensiamo ad una mappa emotiva della resistenza per poi rivalutare luoghi e storie di vita del passato che ci appartengono ed ancora tanto ci insegnano e uniscono come società. Ed al centro, come cuore pulsante, i giovani, che in questa rete di collaborazioni trovano lo spazio per essere, per esprimersi e per arricchirsi come individui e come collettivo. Vogliamo riposizionare agli occhi dei cittadini e del territorio il Cidra come spazio innovato aperto alla cittadinanza e alla creatività creando collegamenti tra le collezioni museali ed il patrimonio materiale e immateriale diffuso nel territorio ed i diversi soggetti (istituzionali e singoli) che lo vivono”.
“C’è una nuova Resistenza, una Libertà da conquistare anche oggi, anche qui, nella nostra città – spiegano. Per questo vogliamo ripartire da qui, dal Cidra nel Centro della nostra Città. Dall’identità dei suoi cittadini, dagli sguardi d’intesa, dalla vivacità degli obiettivi, da una storia costruita insieme. Il centro come una ‘casa’ di questa storia e di questi valori, un “salotto” per i cittadini, dove incontrarsi e progettare. Un centro a porte aperte, un museo diffuso nella città che si districa tra strade, natura, case e piste ciclabili. Una mappa della resistenza per rivivere i luoghi e storie di vita del passato che ci appartengono ancora. Una mappa che disegna una rete con le tante associazioni giovanili e culturali imolesi, che condividono i valori della resistenza e dell’antifascismo”.