Evitare assolutamente la terza ondata. Questo l’imperativo che ha portato il Governo ad adottare la linea più dura per le festività natalizie con il Decreto 172 del 18 dicembre 2020. Dal 24 dicembre al 6 gennaio 4 giorni in zona arancione e 10 in rosso, in pratica tutti i prefestivi e festivi. Dal 21 dicembre, come già previsto dal decreto-legge 2 dicembre 2020, n. 158, sono vietati gli spostamenti tra regioni. Il coprifuoco resta alle ore 22. Saranno intensificati i controlli e sono previste sanzioni da 400 a 1.000 euro.
Le slide con tutte le misure
Il 24, 25, 26, 27, 31 dicembre, 1, 2, 3, 5 ,6 dicembre Italia tutta zona rossa (chiusi tutti i locali e i negozi).
28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio zona arancione (chiusi i locali, ma aperti i negozi).
Le deroghe
Nei giorni di zona rossa sono consentiti gli spostamenti per un massimo di due persone verso una sola abitazione privata, una sola volta al giorno, all’interno della stessa Regione, tra le ore 5 e le 22. Pertanto non è previsto il vincolo della parentela, si può anche uscire per raggiungere l’abitazione di amici. In aggiunta alle due persone vi potranno essere anche i minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale, persone disabili e non autosufficienti conviventi, “per consentite quel minimo di socialità che si addice in queste periodo”. Per qualsiasi spostamento sarà sempre necessaria l’autocertificazione.
Nelle giornate di zona arancione sono possibili gli spostamenti all’interno del comune di residenza e sono aperti i negozi, inoltre sono permessi spostamenti tra comuni al di sotto dei 5 mila abitanti purchè in un raggio non superiore ai 30 km, vietati gli spostamenti nei capoluoghi di provincia, negozi aperti fino alle 21.
Nuove misure ristoro
Sono previsti 645 milioni per un immediato ristoro a favore di ristoranti e bar che dal 24 dicembre al 6 gennaio saranno costretti alla chiusura.
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