Il 2020 non è stato un anno semplice per nessun settore dell’economia italiana, incluso quello immobiliare, che nel primo semestre ha conosciuto una diminuzione importante delle compravendite a livello nazionale; i dati raccolti nel terzo Osservatorio sul Mercato Immobiliare di Nomisma parlano infatti di un calo del 15,5% nel primo trimestre e arrivato al -27,2% nel secondo.
Secondo le stime, il mercato immobiliare comincerà a riprendersi a partire dal 2022, e saranno in particolare le città di Bologna e Milano a rialzarsi per prime, seguite da Firenze, Venezia, Palermo e Cagliari. Una buona notizia per chi vorrà vendere un’abitazione nel capoluogo emiliano, pur considerando che la fine del 2020 farà registrare un calo di compravendite pari al -17,1%.
L’immobiliare del futuro è digitale
Continuano insomma ad essere tempi non semplici per chi opera nel settore immobiliare, ma se si vuole sperare in una ripresa bisognerà prima di tutto puntare sugli strumenti innovativi che il digitale mette a disposizione. Ogni giorno nascono nuove occasioni portate dalla tecnologia e i professionisti che saranno in grado di coglierle avranno di certo un vantaggio nella competizione del mercato.
Sempre più spesso nei mesi di lockdown si è sentito parlare di tour virtuali delle case, resi possibili quindi anche a distanza dal proprio pc, tablet o smartphone, una soluzione che va incontro alle necessità attuali di limitare al massimo i contatti non indispensabili. Ma un ulteriore passo avanti in questa direzione è rappresentato dall’impiego della realtà virtuale: in questo modo, con l’utilizzo di un paio di occhiali 3D, un potenziale acquirente che si trova in qualsiasi posto del mondo può visitare l’abitazione di interesse. Si tratta di una soluzione proposta dalle realtà più attente alle innovazioni, come Dove.it ad esempio, agenzia immobiliare a Bologna che ha fatto del digitale la propria “sede”.
Le visioni più futuristiche riguardano persino la realizzazione stessa degli immobili, con tecniche che coinvolgeranno la stampa tridimensionale (già utilizzata per costruire edifici a Shangai e a Dubai ad esempio) oppure con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, preziosa per elaborare i calcoli necessari alla costruzione, e della robotica per svolgere le attività fisiche dell’edificazione.
Le tendenze che prenderanno sempre più piede
Guardando all’immediato futuro, bisogna essere in grado di riconoscere le tendenze preferite dagli acquirenti, in modo da riuscire ad intercettarle in maniera intelligente.
In questo senso, si stanno registrando due direzioni opposte: per quanto riguarda gli immobili commerciali, infatti, i professionisti tendono ormai a puntare su spazi più piccoli, preferendo allargare la propria presenza digitale e quindi aprendo parallelamente un e-commerce.
Per quanto riguarda il residenziale, invece, il trend di quest’anno vede una predilezione per gli spazi più ampi e magari dotati di terrazzi o giardini. Tale tendenza è dettata dalla necessità di trascorrere una maggiore quantità di tempo al giorno in casa, per via dello smart working e della didattica a distanza. Anche la vicinanza a parchi e spazi verdi è un fattore che sta pesando molto sulla scelta delle abitazioni, sempre a causa delle nuove routine imposte dalla pandemia.