Imola. “C’era una volta e c’è ancora il … Tempo Sospeso”. E’ questo l’incipit della presentazione della raccolta di racconti scritti dagli studenti di Imola curata da Lisa Laffi, insegnante, scrittrice e mamma.
Una presentazione che racconta la nascita dell’idea del libro che ha portato alla donazione all’Ausl di due monitor per la rilevazione completa dei parametri vitali destinati ai reparti di Chirurgia e Medicina A e di un apparecchio per la ventilazione non invasiva (cpap) per il reparto di Geriatria. Il valore della donazione, ricavato della vendita del libro che raccoglie i racconti, i miti e le fiabe scritti da 501 studenti di Imola, Dozza e Toscanella di età compresa tra i 6 ed i 18 anni durante il lockdown, è di 5.120 euro.
“Lottare insieme, uniti, contro il Coronavirus, riappropriandoci del tempo sospeso con le armi della fantasia, della penna e del computer, in definitiva della scrittura, e con l’obiettivo di sostenere la sanità del territorio con il ricavato di questa raccolta e quindi del proprio impegno personale. Come insegnante di letteratura ho pensato di stimolare i miei studenti e miei stessi figli con questa scommessa, ma l’adesione di istituti scolastici e ragazzi è stata davvero superiore alle aspettative”, ha spiegato Lisa Laffi ai direttori generale e sanitario dell’Ausl di Imola Andrea Rossi e Andrea Neri, che hanno ricevuto la donazione.
“Ringraziamo per questa bellissima iniziativa, ancor prima che per l’importante donazione di queste attrezzature sanitarie, utilizzate quotidianamente per i ricoverati – hanno detto i direttori – Il fatto che tanti giovani abbiano dato il loro contributo di riflessione, di fantasia e di cultura, con l’obiettivo ultimo di sostenere la sanità locale, ci dimostra una volta di più come questi ragazzi, che hanno pagato un tributo alto alla pandemia in termini di rinuncia alla scuola e alla socialità, si siano comunque sentiti vicini a chi opera negli ospedali per sconfiggere il virus e curare gli ammalati. Ad ognuno di loro va la gratitudine di tutti i nostri operatori”.
Il libro di racconti scritti da studenti porta fondi donati per apparecchi Ausl
