Imola. Continueranno ad andare a scuola al 50% con turni, almeno fino a febbraio, gli studenti delle scuole superiori della regione e quindi pure quelli imolesi. E prosegue pure sicuramente fino al 24 gennaio lo sciopero, specialmente nelle classi dove i ragazzi sono più vicini alla maggiore età, dei giovani che dicono di preferire la dad (didattica a distanza) perché hanno paura di contrarre il Coronavirus e poi di contagiare i propri cari e famigliari.

Una situazione che, per ora, viene registrata in modo diverso da istituto a istituto. Ci sono dirigenti che segneranno le assenze normalmente, a patto che siano giustificate e firmate dai genitori, altri che minacciano provvedimenti più duri. Ma le cose non possono andare avanti così per sempre, presto si capirà anche se il ritorno a scuola deciso da una sentenza del Tar regionale che ha ribaltato l’ordinanza del presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, stia o meno facendo aumentare i contagi da Coronavirus. E bisognerà decidere su cosa fare delle assenze, nel caso lo sciopero proceda a lungo sapendo che è un diritto sancito dalla Costituzione così come quello alla salute e all’istruzione, ma che alla lunga può danneggiare la didattica.

Intanto, alcuni volenterosi insegnanti e alunni, stanno monitorando il trasporto scolastico, altro snodo fondamentale insieme con quello degli assembramenti all’entrata e all’uscita delle scuole, per capire la situazione contagi e probabilmente già la prossima settimana se ne saprà qualcosa di più.

Per ora, pare che le linee più critiche degli autobus siano le 101, 104 e 161 oltre alle linee che portano alla stazione ferroviaria.

(m.m.)