Durante questo permanente stato di reclusione causa covid i nostri politici, solerti come non mai, ci vengono in aiuto tessendo sceneggiature che non dovrebbero sfuggire ai tanti bravi professionisti, in tale campo, che affollano le produzioni cinematografiche e televisive. Alcuni suggerimenti (se mi è concesso).
I responsabili. Nuovissima categoria spuntata quasi dal nulla ora con il collo allungato e i bargigli al vento come galletti un attimo prima del richiamo di dominio. Il loro coro avvisa tutti noi della loro presenza: un attimo fa non c’erano e, se c’erano, si dichiaravano irresponsabili. Se ne stavano li, appollaiati sugli scanni, scrutando (chissà cosa!) il piccolo schermo dello smart, fingendosi attentissimi nella lettura dell’ultimo messaggio ricevuto. Un attimo fa erano Senatori della Repubblica irresponsabili: meno male che sembrano essersi ravveduti.
Gli europeisti. Un paio di giorni fa avrebbero dato fuoco al palazzo sede del Parlamento Europeo: ora ne sono difensori accaniti, spada tratta in difesa di principi che ora appaiono irrinunciabili ed imprescindibili. Tutti di un solo granitico pezzo. Non si comprende bene, e chiedo scusa ai lettori, se sono più interessati ai principi europei o ai denari in arrivo dall’Europa, alcuni omaggiati e altri a tassi irrisori: io sono per i primi, ma alcune malelingue …
Comunque sia, il sipario è alzato e ne vedremo altre e sicuramente più belle.
Mentre la piece è in corso, accade l’imprescindibile. Come lupi affamati ci stiamo gettando all’inseguimento dell’unica preda in grado di saziare la nostra fame: quelle piccole bottigliette di vaccino, che vediamo ripetutamente sugli schermi televisivi mentre percorrono itinerari prestabiliti ci appaiono come miraggi di bicchieri di birra fresca allo sperduto abbronzatissimo esploratore del deserto che da giorni ha perduto la via del ritorno e la borraccia. Un attimo fa c’erano, subito dopo non ci sono più.
Alcuni milioni delle preziose bottigliette sembrano svanire nel nulla (quando non iniettate nei bracci degli amici degli amici …) causa contratti segretissimi stilati da famosissimi professionisti. Peccato che una parte dica una cosa e l’altra esattamente il contrario. Si tratta, udite udite, di contratti segretissimi, siglati al buio e a porte sbarrate: chissà cosa c’era da nascondere con tanto accanimento. Tra i contendenti iniziano ad intravvedersi i protezionisti: queste centinaia di migliaia, prodotte nei miei scantinati restano a casa mia e guai a chi le tocca! Mi sto chiedendo quando verrà vaccinato quel medico di colore che vediamo in pubblicità televisiva creata per chiederci 9 € al mese finalizzati a procurare cibo per chi non ne ha. Mi sto chiedendo quando e come i popoli più miseri della nostra terra riusciranno a vedere le fantomatiche bottigliette nei loro dispensari: inutile pensiero, muoiono a decine di migliaia ugualmente anche senza covid. Centomila più, centomila meno cosa volete che sia.
Mentre la rissa infuria, dalle nostre parti i decessi aumentano giorno dopo giorno: siamo ad un passo da 100.000. Una città come la vicina Cesena non esiste più. Potremmo vagare nelle sue strade deserte in cerca di una qualsiasi ragione plausibile senza riuscire a trovarla. Dall’altra parte dell’oceano si sta raggiungendo quota 400.000 (o forse la si è già superata …): più vittime americane di quante nell’intervento militare di quello stato nella seconda guerra mondiale. Chissà se anche tutto ciò riuscirà ad insegnarci qualcosa. Riuscirà ad insegnare qualcosa a loro!
Non ci sfugga un ultimo aspetto della vicenda, un aspetto che sembra passato in second’ordine, mentre, forse, è la chiave di tutto. La ricerca. Stupidi e irresponsabili impenitenti stiamo rincorrendo tutti quei giovani e meno giovani che abbiamo sistematicamente trascurato fino all’altro ieri, dedicando loro le ultime briciole dei bilanci annuali quasi giudicandoli di ultimo livello. Ora, nel momento del drammatico bisogno, forse ci rendiamo conto di quanto lo studio sia indispensabile, di quanto la ricerca, in ogni campo o progetto, sia la sola via di salvezza che possiamo creare da noi stessi. Quanti giovani studiosi e capaci abbiamo visto scappare in cerca di siti dove il loro sapere, la loro capacità, la loro inventiva era valutata ben diversamente. Quanti dei nostri giovani scienziati abbiamo trattato come precari? Quanti si sono visti e sentiti mortificati da scelte politiche ed amministrative cieche?
Loro se ne sono andati e ora spesso li riscopriamo ricoprire ruoli di estrema importanza in centri di ricerca mentre sciorinano teorie e scoperte di eccelso livello. Mentre li intervistano rispondono in una lingua che non è più quella della terra dove sono nati. Ben ci sta: a noi rimangono i responsabili e gli europeisti. In alto i cuori!
(Mauro Magnani)
Continuare a ripetere sciocchezze non cambierà la realtà dei fatti:
– non ci sono denari omaggiati.
La quota a fondo perduto verrà finanziata attraverso l’introduzione di nuove tasse di competenza europea che dovremo pagare tutti noi. Non ci verrà omaggiato neanche 1 centesimo.
– già adesso lo stato si finanzia a tassi irrisori!
Con l’ultimo scostamento di bilancio sono entrati nella disponibilità del governo 150 miliardi.
Senza interessi, senza condizionalità, senza vincoli di spesa, che non andranno mai restituiti.
I prestiti europei servono solamente a mettere al riparo dal processo democrarico gli anni avvenire, garantendo ai burocrati di bruxelles una potente arma di ricatto con cui imporci politiche di austerità anche qualora il popolo scegliesse di votare “male”.
La reintroduzione della legge fornero e l’aumento delle imposte sugli immobili saranno i primi effetti della solidarietà europea!