Era già stato ampliamento anticipato, ora lo stop allo spostamento tra regioni fino al 27 marzo è certificato da un decreto legge che il Consiglio dei ministri ha approvato lunedì 22 febbraio su proposta del Presidente Mario Draghi e del ministro della Salute Roberto Speranza.
Il decreto dispone quindi il divieto di spostamento tra diverse Regioni e Province Autonome, fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. E’ sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Il nuovo provvedimento dispone anche il divieto, nelle zone rosse, di spostarsi verso abitazioni private diverse dalla propria, salvo che gli spostamenti siano dovuti da esigenze lavorative, motivi di necessità o salute, quindi sono vietati anche le visite ad amici e parenti. Nelle zone arancioni tali spostamenti restano consentiti tra le ore 5 e le ore 22 all’interno dello stesso Comune, nelle zone gialle, invece, all’interno della propria Regione. Sia nelle zone arancioni che in quelle gialle gli spostamenti verso le abitazioni private diverse dalla propria sono consentiti fino a un massimo di due persone, che possono portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale) e le persone conviventi disabili o non autosufficienti.
Nelle zone arancioni, per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, sono consentiti gli spostamenti anche verso Comuni diversi, purché entro i 30 chilometri dai confini.