Faenza. Avrà luogo da venerdì 26 febbraio fino a mercoledì 3 marzo la 21esima edizione dei Lòm a Mêrz, manifestazione promossa dall’associazione “Il Lavoro dei contadini”.

La Romagna è una terra storicamente votata all’agricoltura. E l’agricoltura, come molte altre attività all’aperto era ed è tuttora soggetta alle avversità metereologiche, e così la tradizione contadina del passato voleva che per scongiurare la malasorte venissero fatti dei riti propiziatori, come ad esempio i fuochi magici, per celebrare l’arrivo della primavera invocando altresì un’annata favorevole per il raccolto nei campi, ricacciando il freddo e il rigore dell’inverno tramite la bruciatura dei rami secchi e dei resti delle potature.

L’edizione 2021 sarà però un po’ diversa: a causa della pandemia, non è stato possibile progettare un calendario eventi in presenza, per cui si è pensato di fare qualcosa di prettamente virtuale tramite l’uso delle piattaforme social Facebook e Youtube; come tema il programma propone (oltre al fuoco) le favole della tradizione da proporre sempre online e in collaborazione con esperti del settore, scuole, istituzioni.

Il programma >>>>

L’origine della fiaba si perde nella stessa antichità del mito; in particolare, verranno raccontate le storie di Mazapegul, di Piri Pireta e della Bisciabova (tanto per citarne alcune), racconti da trebbo per le sere d’inverno dove grandi e piccini si riunivano riscaldati dal tepore della stalla sognando un mondo diverso ma da sempre veicolo di insegnamenti morali. La favola ha tuttora un ruolo importante per la crescita dei bimbi, e il racconto è uno dei migliori modi per accrescere la loro creatività al fine di stemperare ansie, paure , eventi particolari della vita oltre a crescere in saggezza, recuperando valori di grande umanità.

Gli eventi di Lòm a Mêrz verranno realizzati anche grazie alla collaborazione con enti e partner territoriali , come ad esempio Camera di Commercio di Ravenna, i Comuni di Brisighella, Casola e Riolo terme, Slow Food di Ravenna , Urf e altri.

Per maggiori info visitare il sito www.illavorodeicontadini.org o l’omonima pagina Facebook.

(Annalaura Matatia)