Imola. La casa del supercalcolatore europeo “Leonardo”, in grado di sviluppare una potenza di calcolo fino a 250 milioni di miliardi di operazioni al secondo e con una capacità di archiviazione di oltre 100 petabyte (vale a dire oltre 104 milioni di gigabyte), sarà realizzata da Cefla e sarà ospitato all’interno della struttura dell’Ex Manifattura tabacchi, nelle vicinanze del quartiere fieristico di Bologna. Nell’altra sala dello stesso edificio troverà posto un altro Ced, anch’esso da 10MW al servizio di Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare).

Tecnopolo di Bologna ex Manifattura Tabacchi

La cooperativa imolese ha vinto la gara, del valore di oltre 45 milioni di euro, per la progettazione e la realizzazione delle opere di adattamento dei capannoni noti come “botti”, indetta dal consorzio interuniversitario Cineca. Il supercalcolatore, finanziato da EuroHPC JU e ministero dell’Università e della Ricerca, sarà a disposizione dei ricercatori italiani ed europei.

“Siamo entusiasti di essere stati scelti per la realizzazione di questo importante progetto” Afferma Massimo Milani, managing director della BU Engineering di Cefla. “Rappresenta per noi una grande conferma all’impegnoe alla curache ogni giorno mettiamo nella realizzazionedelle opere che ci vengono affidate. In questo viaggio collaboreranno al nostro fianco partner di massimo rilievo e siamo certi che quest’opera contribuirà ulteriormente ad incrementare la nostra affidabilità nel campo della realizzazione di strutture ad altissimo valore tecnologico, come i Data Center”.

In questo contesto, Cefla si pone a capo di un’Ati dove il Gruppo edile vicentino Icm Spa si occuperà delle strutture ed un gruppo di progettisti con a capo Dba Pro Spa seguirà la progettazione esecutiva fino all’as build. L’impianto richiede un livello Tier 4 Data Center, così da essere totalmente tollerante ai guasti (fault tolerant). Tale sistema offre percorsi di distribuzione

dell’energia indipendenti e multipli, permettendo così la manutenzione ed un eventuale ulteriore guasto simultaneo, senza generare interruzioni nel flusso di lavoro. Questo garantisce un’operatività pari al 99,995%, consentendo manutenzioni pianificate e una totale protezione contro gli eventi fisici.

Il calcolatore HPC Leonardo

Nell’area predisposta da Cineca, in parte sottoposta a vincolo artistico poiché costruita negli anni ‘40 su progetto dell’ingegner Pier Luigi Nervi, verrà installato un super computer HPC (High Performance Computing) fra i più potenti al mondo.

Frutto della collaborazione fra la francese Atos e l’americana Nvidia, il calcolatore, a regime, farà parte della rete europea ad alte prestazioni EuroHPC e avrà una potenza di calcolo 10 volte superiore all’attuale sistema Marconi100, presente anch’esso in Cineca, che è fra i computer più potenti al mondo. La rete EuroHPC si pone il duplice obiettivo di sviluppare un’infrastruttura paneuropea di super calcolo pre-exascale (con il calcolo exascale si raggiungono i 10^18 flops, l’unità di misura con cui si misura la prestazione di un computer nei calcoli a virgola mobile; con il sistema EuroHPC si raggiungono, aggregati, 250 petaflops, ndr), e di sostenere le attività di ricerca e innovazione.