In arrivo un’altra stretta per fronteggiare l’emergenza in atto, che in queste settimane sta mettendo in crisi tutto il nostro sistema sanitario a causa della maggiore diffusività del virus e delle sue varianti. Le misure, che entreranno in vigore il 15 marzo fino al 6 aprile, prevedono una Pasqua all’insegna del rosso in tutta Italia, sulla scia di quello che è già capitato per le scorse festività natalizie. Il decreto, inoltre, va a modificare l’organizzazione in zone del Paese, e i criteri per il passaggio tra le zone stesse. Il testo prevede, tra l’altro, per tutto il periodo l’applicazione, nei territori in zona gialla, delle misure attualmente previste per la zona arancione. In pratica la zona gialla scompare in tutta Italia, rimangono le zone arancioni, rosse e la bianca per chi ha una buona situazione sanitaria. Contemporaneamente la Cabina di regia e il ministero della Sanità hanno ridefinito la nuova divisione del Paese in base ai dati epidemiologici della settimana.

Il testo del Decreto legge >>>>

La nuova suddivisione del Paese in zone

Zona bianca: Sardegna (ad esclusione de territorio de La Maddalena).
Zona arancione: Valle d’Aosta, provincia di Bolzano, Liguria, Toscana, Umbria, Abruzzo, Basilicata, Puglia, Sicilia.
Zona rossa: Piemonte, Lombardia, Provincia di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche Lazio, Molise, Campania e Puglia.

Per le regole riferite alle varie zone si rimanda alle Faq del Governo aggiornate in tempo reale >>>>

LE MISURE DEL DECRETO IN SINTESI

I nuovi criteri per le zone rosse

Al di là dei parametri individuati dal precedente Governo, l’evoluzione sanitaria ha imposto questa nuova modifica che prevede il passaggio in zona rossa nel momento in cui si verifica una incidenza cumulativa settimanale dei contagi superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti, a prescindere dagli altri parametri riferiti al colore della zona.

Pasqua: zona rossa in tutta Italia

Nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021, sull’intero territorio nazionale, ad eccezione delle Regioni o Province autonome i cui territori si collocano in zona bianca, si applicheranno le misure stabilite per la zona rossa. In tali giorni, nelle zone interessate dalle restrizioni, gli spostamenti verso altre abitazioni private abitate saranno possibili solo una volta al giorno, tra le ore 5.00 e le 22.00, restando all’interno della stessa Regione.

Possibilità di inasprire le misure

I Presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano potranno applicare le misure previste per la zona rossa, o ulteriori motivate misure più restrittive tra quelle previste dal decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, nelle Province in cui si verifichi un’incidenza cumulativa settimanale dei contagi superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti o nelle aree in cui la circolazione di varianti di Sars-CoV-2 determini alto rischio di diffusività o induca malattia grave.

Modalità degli spostamenti

Dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile 2021, nelle zone gialle e arancioni, sarà possibile recarsi in altre abitazioni private abitate solo una volta al giorno, tra le ore 5.00 e le 22.00, restando all’interno dello stesso Comune. Si potranno spostare al massimo due persone, che potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.

Congedi parentali

Arrivano i congedi parentali nei casi di sospensione delle attività scolastiche o di infezione o quarantena dei figli. I genitori lavoratori dipendenti avranno la possibilità di usufruire di congedi parzialmente retribuiti e, per i lavoratori autonomi, le forze del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, le forze dell’ordine e gli operatori sanitari la possibilità di optare per un contributo per il pagamento di servizi di baby sitting, fino al 30 giugno 2021.