La pandemia, ha costretto a modificare i piani di tutti, compresi quelli della Formula Uno. I test pre-stagionali infatti, non si sono tenuti a Barcellona, come d’abitudine, ma in Bahrain. Non sarà questa la trama della stagione, ma è sicuramente un assaggio in attesa della prima gara, che vede Max Verstappen favorito.

Sembra proprio che la scuderia di Milton Keynes sia tornata come l’avevamo lasciata, con un Verstappen e una macchina sempre più forti. L’olandese si conferma come principale rivale della Mercedes, concludendo in prima posizione due giorni su tre. Anche Perez non ha fatto male e sembra già essere entrato nei meccanismi della RB16B. Correndo durante tutto il secondo giorno e nella mattinata del terzo, ha ottenuto due ottave posizioni. La sua prestazione è stata condizionata dall’esplosione al cofano del motore, che però, gli ha fortunatamente portato via solo mezz’ora. La scuderia austriaca punta sempre più in alto, e attualmente è l’unica in grado di dar fastidio alla Mercedes. La voglia di vincere e diventare protagonisti è tanta, e la Red Bull ne ha le potenzialità. E’ proprio su questo che Lewis Hamilton ha detto la sua ai microfoni di Sky Sport: “Possono essere i favoriti, credo che ci daremo battaglia per tutta la stagione”. Il messaggio è arrivato anche al sette volte campione del mondo: la Red Bull fa sul serio.

La Red Bull 2020 di Verstappen

La Mercedes al contrario, ha offerto una prestazione sottotono, ottenendo l’ultima posizione nella classifica dei giri completati (solo 304). Il primo giorno, Valtteri Bottas è stato costretto a rientrare ai box, per un evidente problema al cambio. Questo imprevisto ha fatto perdere molto tempo ai campioni in carica. Il secondo giorno invece, vede il pilota finlandese in testa alla classifica, ma questa è l’unica nota positiva. Hamilton infatti, perdendo il controllo della macchina, è finito nella sabbia, costringendo i commissari ad esporre la bandiera rossa. Neanche il terzo giorno ha portato buone notizie per lui: commette qualche errore da dilettante e appare in difficoltà. Non dimentichiamoci però, i sette titoli mondiali e ricordiamo che, con il suo talento, voglia di vincere e mettersi sempre in gioco, ed insieme ad una buona vettura, è davvero inarrestabile. Neanche il team principal Toto Wolff ha potuto nascondere le difficoltà riscontrate, definendo quello di quest’anno un inizio orribile: “Dobbiamo capire cosa c’è che non va. La Red Bull ha fatto un inizio da Mercedes”.

Lewis Hamilton in azione del Gp Formula uno di Imola (Photo Niko)

Problemi anche per una Aston Martin tutta da scoprire. Sfortunato in particolare Sebastian Vettel, che già il primo giorno è stato costretto a rientrare ai box, a causa di problemi al cambio e alla power unit. Nonostante questo, Stroll è riuscito ad ottenere un quarto e un terzo posto nella classifica dei tempi, in occasione delle prime due giornate. Se la scuderia di Silverstone ha dalla sua il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel, insieme al giovane e promettente Lance Stroll, anche l’Alpine non scherza, che quest’anno presenta la coppia di piloti formata da Fernando Alonso, vincitore di due titoli mondiali e con tanta esperienza alle spalle, ed Esteban Ocon, voglioso di imparare proprio dal compagno di squadra.

Si vede il lavoro della Mclaren, che ha portato in pista una macchina affidabile, guidata da un uno-due solido: Daniel Ricciardo, che ha comunque bisogno di tempo per adattarsi, e Lando Norris. La scuderia britannica se la giocherà in particolare con Aston Martin, Alpine e Ferrari, con buone probabilità di far bene e di riconfermarsi come terza potenza del mondiale.

Per quanto riguarda la Ferrari, è ancora tutto da capire. Una cosa però, sembra già certa: la SF21 è più veloce. E’ stato lo stesso Mattia Binotto a confermarlo: “E’ ancora presto per comprendere dove siamo rispetto agli altri, ma la Ferrari, in confronto al 2020, sarà più veloce nel rettilineo”. Parole che fanno sperare tutti i tifosi, che intanto si godono l’aria di ambizione presente nella scuderia. Il team ha avuto qualche difficoltà nella gestione dell’usura delle gomme, ma in generale sono stati dei buoni test per la Rossa.
Il nuovo arrivato, Carlos Sainz, ha subito mostrato sensazioni positive. Sono questi i piazzamenti che ha ottenuto durante i tre giorni di test: quinta, tredicesima e infine terza posizione, nonostante un problema al cambio. Anche Charles Leclerc ha riscontrato qualche complicazione. Il monegasco è stato costretto a parcheggiare in pista la SF21, proprio in occasione della prima mattinata di test. Ha comunque raggiunto il suo risultato migliore durante il secondo giorno, piazzandosi sesto.
La scuderia di Maranello, quest’anno, avrà l’obbligo di fare un passo in avanti rispetto alla passata stagione. Sarà importante recuperare un po’ del terreno perso, prima di tutto, per ritrovare quella fiducia ed entusiasmo che non vediamo da un po’, e sicuramente anche per far paura alle altre e dimostrare che la Ferrari c’è. Le aspettative sono tante, ma ci vuole pazienza: non possiamo aspettarci tutto e subito, anche se intanto abbiamo già visto qualche miglioramento.

La Ferrari di Leclerc nel Gp di Imola del 2020 (Photo Niko)

E’ l’AlphaTauri la vera sorpresa di questi test. La macchina è sembrata molto veloce e affidabile. Conosciamo già Pierre Gasly, vincitore del Gran Premio d’Italia 2020. Il francese ha disputato dei buoni test, ottenendo anche una seconda posizione. Ma la vera novità, è Yuki Tsunoda. Il rookie ha tante aspettative su di sé e si è mostrato subito pronto e a suo agio con la nuova monoposto. Probabilmente, complici anche i test invernali effettuati a Imola, che avevano proprio l’obbiettivo di velocizzare il suo processo di adattamento. Anche il giapponese, sfruttando soprattutto il DRS, che solo durante i test è possibile usare per tragitti più lunghi, si è assicurato il secondo posto nella classifica dei tempi, nel pomeriggio del terzo ed ultimo giorno, accendendo una battaglia con Max Verstappen. Chissà se la scuderia faentina riuscirà ad unirsi al centro griglia, già abbastanza affollato, e farsi valere. Abbiamo visto una macchina veloce, un team unito, e due piloti che possono fare la differenza: il primo ha già vinto un GP e sta continuando ad accumulare esperienza, il secondo è ambizioso e ha la possibilità di imparare dal mentore.

AlphaTauri 2021 (Photo Niko)

Bene l’Alfa Romeo, che ha completato più giri di tutti (422). Entrambi i piloti hanno collaborato, ottenendo quarte e quinte posizioni. C’è stata però qualche scintilla tra Kimi Räikkönen e Carlos Sainz nell’ultimo giro dell’ultimo giorno di test. Il pilota Ferrari, ha cercato di migliorare i suoi tempi anche all’ultimo giro, che però è stato rovinato dall’arrivo del finlandese. Sembra che, non accorgendosi di Sainz, il campione del mondo 2007, abbia curvato senza accorgersi dell’arrivo dello spagnolo, portando così le due macchine a toccarsi leggermente. Niente di troppo serio comunque: le vetture erano intatte e nessuno si è fatto male.

La Haas riparte con due debuttanti: Nikita Mazepin, pilota russo, figlio d’arte e campione della F2 2020, Mick Schumacher, considerato uno dei giovani più promettenti del momento. Entrambi hanno bisogno di tempo e dovranno cercare di sfruttare le occasioni al massimo, visto che si è deciso di non apportare miglioramenti alla macchina, per quest’anno, e questo non sarà un punto a favore per loro. Tuttavia, il motore Ferrari è stato potenziato, e questo potrebbe aiutare la scuderia statunitense.

Infine c’è la Williams, che sembra avere una monoposto migliore della Haas. L’anno scorso ha terminato in decima posizione, ma questa stagione ha la possibilità di guadagnare qualcosa rispetto alle altre, in particolare rispetto alla Haas. George Russel, correndo solo durante uno dei tre giorni, si è posizionato sesto. Stesso discorso per Latifi, che ha avuto a disposizione una sola giornata e si è piazzato settimo.

Cos’abbiamo imparato quindi da questi test? La Red Bull si sta ritagliando uno spazio da protagonista, ma mai sottovalutare la Mercedes e Lewis Hamilton. La Ferrari deve fare meglio della passata stagione, questo è certo, ma ci vuole tempo. L’Alpha Tauri ha due piloti promettenti e veloci, ma sarà importante sfruttare le loro potenzialità al massimo. Bene la Mclaren, Aston Martin, Alpine e Alfa Romeo sono tutte e tre composte da un pilota con esperienza e personalità, e uno giovane: vedremo se si rivelerà un equilibrio giusto. Infine Haas e Williams, con piloti molto giovani, ma anche vogliosi di fare e di imparare.

Prepariamoci a week-end pieni di sorprese e colpi di scena. In particolare saranno importanti i primi GP per capire in che direzione è indirizzata la stagione e sfatare molti dubbi. Sakhir, Imola e Portimao sapranno regalarci molte emozioni.

(Giulia Rango)