Il 29 marzo 1995 a Montevarchi, dove viveva, ci lasciava tragicamente a soli trentanove anni il pianista e compositore Luca Flores. È stato, con pareri unanimi, fra i più interessanti e importanti musicisti della scena jazzistica italiana.

Luca Flores e Alessandro Di Puccio al Salt Peanuts: Firenze 1983 (Foto Fabio Ravaglia)

Una forte determinazione, un talento musicale naturale e una sensibilità artistica non comuni l’hanno portato, pur nella sua breve vita, a lasciare un segno indelebile nella storia del jazz italiano.
Attivo professionalmente dalla fine degli anni ’70, è stato da subito un protagonista della scena toscana (viveva a Firenze) e dai primi anni ’80 uno dei talenti nazionali più accreditati. Una carriera partita nel sestetto della cantante Tiziana Ghiglioni, proseguita con la partecipazione nei gruppi di Chet Baker, Massimo Urbani, Fulvio Sisti, Bruno Marini, Tiziana Simona, fino all’attività solistica alla guida di diverse sue formazioni; senza contare l’attività didattica a Firenze alla Scuola “Andrea del Sarto” e anche ai corsi di Siena Jazz. Fra i suoi allievi anche un giovanissimo Stefano Bollani. Purtroppo il disagio e la depressione che lo affliggevano con sempre maggior frequenza e violenza l’hanno portato via dalle scene e dalla musica troppo presto.

Luca Flores al Cassero Jazz 1988: Castel San Pietro Terme (Foto di Fabio Ravaglia)

Ho avuto il piacere di conoscere Luca Flores nei primi anni ’80 a Firenze dove in quel periodo lavoravo, frequentando i jazz club, in particolare il Salt Peanuts e il Lush Life. Una persona timida, dolce, molto gentile. Più volte ho approfittato della sua pazienza per chiedergli qualche dritta su cosa ascoltare del tal musicista. Poi nel 1985 riuscii ad organizzare un concerto a Imola alla Festa dell’Unità con il sestetto di Tiziana Ghiglioni di cui lui faceva parte e successivamente nel 1988 lo contattai per il Combo Jazz Club invitandolo con il suo quartetto alla prima edizione di “Cassero Jazz” a Castel San Pietro Terme.

Luca Flores: a Imola nel 1985 Festa dell’Unità Lungofiume (Foto di Fabio Ravaglia)

L’anno scorso è uscito per la casa editrice Terre Sommerse il libro “Luca Flores, Uomo, Musicista, Artista” per la penna del pianista romano Luigi Bozzolan. Colpito e incuriosito dalla storia, dalla musica ma anche dai ricordi su Flores, Bozzolan con competenza, sensibilità, rispetto e ricerca ha realizzato il libro più completo uscito sul grande pianista italiano. Consultando il materiale di Flores custodito a Siena alla “Fondazione Polillo” e ascoltando le testimonianze dirette dei familiari e degli amici, ha realizzato un ritratto intenso sia dell’uomo che dell’artista con un attento esame e studio della sua musica ma anche del suo amore per la pittura, disciplina che praticava per diletto ma con ottimi risultati.

Per approfondire la figura e la musica di Luca Flores

Pubblicazioni

“Il disco del mondo” di Walter Veltroni – Rizzoli, 2003; contiene il DVD “Il disco del mondo” diretto e prodotto da Roberto Malfatto;

“Angela, Angelo mio io non sapevo”di Francesca De Carolis (basato sul racconto dell’ultima compagna di Luca Flores, Michelle) Stampa Alternativa, 2007

“Luca Flores, uomo, musicista, artista” di Luigi Bozzolan – Terre Sommerse, 2020

Album a suo nome

1986 – “Sharp Blues” – Matt Jazz Quintet – Splasc(h) Records – LP H 109.1 • 2003 – CD Version H 109.2

1986 – “Riddles” – Bruno Marini – Luca Flores – LMJ 3334; Splasc(h) Records – CD H 0533.2 (2003) Historical Performances (postumo)

1987 – “Where Extremes Meet” – Matt Jazz Quintet & Guests – Splasc(h) Records – LP H 123.1 • 1989 – CD Version H 123.2

1990 – “Sounds And Shades Of Sound” – Luca Flores Trio – Splasc(h) Records – CD H 320.2

1993 – “Love For Sale” – Luca Alex Flores”- Splasc(h) Records – CD H 396.2

1995 – “For Those I Never Knew” (piano solo) – Splasc(h) Records (postumo) – CD H 439.2

2019 – “Innocence “– Luca Flores: 16 tracce inedite registrate tra Giugno 1994 e Marzo 1995 – Auand piano series AU3019-20 doppio CD (postumo)

Album in collaborazione

1985 – “Streams” – Tiziana Ghiglioni Sextet – Splasc(h) Records – LP H 104.1 • 1989 – CD Version H 104.2

1987 – “Easy To Love”- Massimo Urbani Quartet – Red Records

1987 – “A Night At The Sha-Li-Mar”- Chet Baker Quartet – Philology

1988 – “Chet Baker’s Last Recording as Quartet” – Chet Baker Quartet – Timeless

1989 – “Coriandoli” – Tiziana Simona e Riccardo Bianchi with Luca Flores, Tino Tracanna, Ettore Fioravanti – Guest: Jean Jacques Avenel – Splasc(h) Records – LP H 167.1

Qui sotto una scaletta selezionata su di lui comprese le collaborazioni con Chet Baker e Massimo Urbani. Il primo brano “Blues” è tratto dal bellissimo “Innocence” uscito l’anno scorso con registrazioni inedite recuperate dal fratello.

Blues

Luca Flores Trio: Angela (L. Tenco)

Luca Flores – How Far Can You Fly (Ladder)

For Those I Never Knew (Patience) (Original Version)

How Far Can You Fly?

Chet Baker Quartet – I Remember You

MASSIMO URBANI – A trane from the east

(Fabio Ravaglia)