Faenza. Un successo forse imprevisto, almeno in queste dimensioni, per la figurina del calciatore partigiano faentino Bruno Neri stampata per iniziativa del Mei (Meeting degli Indipendenti) e di Figurine Forever e andata esaurita nel giro di due giorni. Anche il Tg 3 nazionale ha dedicato all’iniziativa un servizio. Alcune copie sono finite in Belgio e a Malta, “sono arrivate telefonate da tutta Italia”, fanno sapere dal Mei.
“Appena dato l’annuncio dell’uscita della figurina dedicata a Bruno Neri, sono giunte tantissime adesioni e prenotazioni, tanto che si pensa già a una ristampa – afferma Giordano Sangiorgi, patron del Mei -. Il primo a prenotarle e ad acquistarle il cugino di Bruno Neri, Bruno Scalini che abita a Casola Valsenio, figlio dell’ex Presidente del Tribunale di Ravenna e di Firenze, che ha telefonato emozionato e si è dichiarato entusiasta dell’iniziativa. Si sono già fatti vivi anche numerosi fans club, mentre l’Anpi di Marzabotto che cura le iniziative del 25 Aprile di Montesole, insieme a Radio Frequenza Appennino, ha detto che segnalerà l’uscita della figurina proprio il 25 Aprile e dedicherà una giornata alla figura del calciatore partigiano Bruno Neri”.
Nei prossimi giorni l’iniziativa sarà presentata a Faenza. Inoltre il Mei attraverso la sua pagina Facebook sta pensando a una diretta nella giornata del 25 aprile.
Già omaggiato in occasione di Materiale Resistente 2.0 per bene tre edizioni con il Premio a lui dedicato e una canzone “Bruno Neri” scritta dalla band emiliana Gasparazzo è uscita in occasione del 25 Aprile, dopo l’ultima dedicata a Freak Antoni, la figurina speciale del calciatore partigiano faentino di Bruno Neri a cura di Figurine Forever per ricordare l’unico calciatore partigiano di Serie A morto sotto l’occupazione nazifascista all’Eremo di Gamogna.
La figurina è dedicata a Italina Tozzi, l’ultima vivente di Cà di Malanca, della famiglia Tozzi che l’abitava e che ha ospitato e aiutato i partigiani nella lotta di liberazione, pagandone dure conseguenze come famiglia da parte dei nazifascisti, scomparsa a novembre 2020 e madre di Giordano Sangiorgi, patron del Mei.