Imola. Ricorre il 26 aprile il 35esimo anniversario del disastro nucleare di Chernobyl, il più grave incidente ad una centrale nucleare della storia, con enormi conseguenze sul piano sanitario su intere generazioni di allora e su quelle successive. In occasione di tale ricorrenza il sindaco Marco Panieri ha deposto un mazzo di fiori alla lapide posta nel Parco Vittime Chernobyl 1986 (Pedagna area verde all’angolo tra via Fantini e via G. Bianconcini), insieme al vicesindaco Fabrizio Castellari, ad Arena Ricchi, presidente dell’associazione “Insieme per un futuro migliore” e ad alcuni rappresentanti dell’associazione.
“Un gesto semplice per ricordare le vittime di quel disastro e testimoniare la nostra vicinanza alle popolazioni che hanno sofferto e continuano a soffrire e per dire il nostro grazie al fondamentale lavoro di accoglienza portato avanti con grande senso di solidarietà dall’Associazione ‘Insieme per un futuro migliore’. Siamo orgogliosi di quello che fate e come Amministrazione comunale daremo sempre il nostro massimo supporto”, ha detto il sindaco Marco Panieri, durante la breve cerimonia.
“Nel corso di questi 25 anni di attività, da quando siamo partiti con l’accoglienza nel 1996, sono stati oltre 500 i bambini e le bambine accolti dalle famiglie che aderiscono alla nostra associazione, con il coinvolgimento di circa 200 famiglie in tutti questi anni. A queste famiglie va il nostro ringraziamento, così come a tutti i genitori bielorussi che in questi 25 anni si sono fidati di noi” ha detto da parte sua Arena Ricchi, presidente dell’Associazione “Insieme per un futuro migliore”, che ha voluto ringraziare anche i Comuni, a cominciare da Imola, che sono sempre stati al suo fianco. “Causa la pandemia i progetti di accoglienza sono sospesi, ma stiamo lavorando con la speranza di poterli riprendere questa estate”, ha concluso Arena Ricchi.
“La nostra città ed il nostro territorio da 25 anni promuovono l’accoglienza dei bambini della Bielorussia, duramente colpita dalla nube radioattiva, grazie all’associazione ‘Insieme per un futuro migliore’ – ha commentato Fabrizio Castellari, vicesindaco ed assessore alla Scuola -. Molti sono anche i progetti di sostegno attuati direttamente in Bielorussia, confermando che nel dna di Imola e del nostro territorio è saldo e forte il tema della solidarietà e dell’accoglienza. Da quella che inizialmente fu una dimensione soprattutto sanitaria, con la possibilità di trascorrere mesi in territori come il nostro, certamente più salubri, il progetto di accoglienza ha assunto negli anni declinazioni sociali, formative, educative e di mutuo scambio fra la nostra comunità e quella bielorussa”. “Grazie al legame vivo e stabile con le famiglie, l’accoglienza ha consentito a tutti i bambini e alle famiglie di mantenere legami solidi e duraturi nel tempo e per circa una decina di ragazzi e ragazze bielorussi arrivati qui nel corso degli anni è maturata la possibilità di studiare, lavorare o prendere residenza stabile ad Imola e negli altri comuni del territorio”, conclude Castellari.
Il libro “Quando atterrano gli aerei” – La testimonianza della lunga e proficua attività svolta in questi anni dall’associazione ‘Insieme per un futuro migliore’ è raccontata nel libro presentato proprio il 26 aprile durante le breve cerimonia al Parco Vittime Chernobyl 1986.
Il libro, dal titolo “Quando atterrano gli aerei – Chernobyl 35 anni dopo. I progetti oltre i progetti” è a cura di Martina Salieri, con testi di Mario Bueti, Arena Ricchi e Martina Salieri e illustrazioni di Malina. Contiene alcune storie dei ragazzi e ragazze ospitati ad Imola, presenta la situazione sanitaria dalla quale ha preso le mosse il progetto di accoglienza, illustra i progetti nuovi sia nel nostro territorio sia in Bielorussia, che vanno oltre la tradizionale forma di accoglienza, per dare una prospettiva a più ampio raggio alle azioni di solidarietà e sostegno mirato alle persone, le poesie vincitrici del progetto su Primo Levi promosso dall’associazione con gli studenti del secondo e terzo anno della scuola secondaria di primo grado a indirizo musicale “Innocenzo da Imola” e termina con le testimonianze del sindaco di Imola, Marco Panieri, di Dozza Luca Albertazzi e di Fontanelice, Gabriele Meluzzi.
Il libro non è in vendita, ma può essere richiesto direttamente all’associazione ‘Insieme per un futuro migliore’ (tel. 3899137721).