Faenza. Terra Condivisa è un progetto di agricoltura destinato a persone in situazione di fragilità: persone al momento senza lavoro che chiedono sostegno al Centro di ascolto della Caritas diocesana o ai servizi locali del territorio. Il primo anno ha coinvolto principalmente i richiedenti asilo accolti nelle strutture gestite dalla “Farsi Prossimo ODV”, organizzazione di volontariato, alcuni dei quali hanno scelto di stabilirsi nel nostro territorio, una volta che il progetto di accoglienza si è concluso.
Il progetto ha l’obiettivo di fornire alle persone coinvolte le competenze necessarie per imparare il lavoro nel mondo agricolo. Sicurezza, raccolta, potatura e orticoltura come tematiche specifiche, lingua italiana e comprensione delle dinamiche legate all’impiego come competenze trasversali, affrontate nell’ottica di aumentare le future opportunità lavorative dei partecipanti. Una breve parte teorica ed una più ampia parte pratica, entrambe retribuite, vanno nella direzione del raggiungimento dell’obiettivo, secondo un modello volto a favorire l’autonomia e la responsabilizzazione.
Fondamentale, per la creazione dell’orto, è stato l’apporto dei volontari. “Di questo lavoro mi piace tutto – spiega Roberto, in pensione ma con un passato da ortolano – ed è bellissimo avere la soddisfazione di piantare una piccola piantina e vederla crescere, prendendocene cura ogni giorno, sapendo che è di qualità”. A lui, in particolare, il compito di trasmettere le proprie competenze ai tirocinanti. “Oltre alle conoscenze di base, insegniamo loro anche il fatto che bisogna essere sempre pronti a gestire gli imprevisti, dalle gelate alle talpe che vengono a danneggiare l’orto”.
Insieme all’impatto sociale individuale e collettivo, questo progetto ha l’obiettivo di produrre frutta e verdura a “km zero”, nel podere che si trova nella zona di Castel Raniero, acquistabile in maniera molto semplice e diretta.
L’iniziativa, inizialmente sostenuta dalla Cei tramite i fondi dell’8 per mille destinati alla Caritas, è all’inizio del proprio cammino. Fondamentali sono la promozione e la creazione di una rete nel territorio finalizzata al suo supporto, così come lo sviluppo del ruolo del volontariato in un’ottica di protagonismo.
In questa giorni è in piena attività la vendita delle fragole solidali “Terra Condivisa” e stanno già andando a ruba!
Grazie alla collaborazione di alcuni parroci e dei gruppi scout faentini, i punti consegna si moltiplicano, per dare modo ai sostenitori del progetto di ritirare i prodotti ordinati in maniera più agevole possibile.
Consultando il sito dell’iniziativa si potranno trovare ulteriori informazioni su questa iniziativa davvero interessante.
Per informazioni: https://terracondivisa.farsiprossimofaenza.org/
(Tiziano Conti)