Faenza. Un libro frutto di una doppia intervista a due malati di cancro, Antonio e Stefano: questa è l’essenza di “Malavita”, libro di Andrea Zauli edito da Carta Bianca. Dei due protagonisti, Antonio è ancora malato ed è inserito in un protocollo sperimentale di cura Bayer presso l’ospedale Bellaria di Bologna, mentre Stefano è già guarito.

Il simbolo della lotta contro il cancro

Il numero dei capitoli va di pari passo con quello dei luoghi in cui sono state registrate le interviste, che progressivamente costruiscono il ritratto di due persone, diverse per età e per carattere, ed il focus della storia verte anche sul rapporto tra i protagonisti e una delle malattie più temibili di questo secolo, che in molti faticano tuttora a chiamare col suo nome “proprio”.

E’ importante sottolineare che le interviste non hanno il fine dell’inchiesta, ma mantengono un tono di registrazione confidenziale, in cui si insiste sul quotidiano, sulle piccole cose, sugli affetti e le impressioni personali di ciascuno, facendo sia ridere che commuovere chi legge.

“Fratelli di chemio e di speranza, Antonio e Stefano sono rispettivamente prima e oltre il confine di guarigione; un confine sottile, temuto e sognato. Per i lettori è la scoperta di un punto di vista unico proprio perché duplice, in quanto sono presenti sia l’esperienza di chi è guarito sia quella di chi forse non arriverà mai alla guarigione”.

Anticipato da un’inchiesta sul numero di febbraio 2020 dal magazine “Gagarin”, il libro gode del patrocinio del Comune di Faenza, dell’Istituto oncologico romagnolo e della Regione Emilia-Romagna; tra i finanziatori, la cooperativa Zerocento e lo stesso Ior. Tra gli ideatori del progetto troviamo Antonio Morsiani, Stefano Damiani, Mabel Morsiani, Marco Morsiani e Andrea Zauli; il libro è distribuito da Messaggerie nelle migliori librerie italiane.

(Annalaura Matatia)