No, non può essere così come ci dicono!
Non è come la solita influenza, non si è mai visto lavare le strade prima d’ora.
No!
E’ altro!
Sarebbe perfino bello chiudersi in casa ed aver la garanzia che dopo due settimane tutto ritorna come prima.
Ma lei non può permettersi di correre nessun rischio, la sua situazione non lo permette. Allora? Allora ce ne stiamo qui buoni buoni sperando che il tempo ci traghetti sani e salvi. Ma stando a ciò che si legge, potrebbe già essere tardi perché sino a ieri, non ci siamo protetti, non lo sapevamo ed ora, crogiolarsi al calduccio di casa, potrebbe essere inutile o peggio, dannoso!
Perché stamane è ricomparsa la sua solita malattia, l’ho riconosciuta nel suo viso: è tornata! Occorrerebbe evidenziare ai dottori questa nostra situazione, fare qualcosa, prevenire, non aspettare che altri si ammalino per correre ai ripari.
La tivù mostra nei fatti la fondatezza di questi pensieri, che ormai non son più tali, sono divenuti preoccupazione, viva, costante, pulsante.
Abbiamo stretto mani, parlato con persone, quante? E quando? Tre giorni fa, l’ordine di starsene a casa isolati è stato dato dopo, siamo stati quindi bravi e previdenti, ce ne siamo perfino infischiati delle derisioni degli altri, ma ora, tutto questo non consola affatto, perché lui, quel maledetto, non lo sa, come non sa che lei non può ulteriormente ammalarsi. Anche un semplice raffreddore sarebbe troppo! Ma poco fa ha cenato, questo è un buon segno! Ora è rilassata davanti alla tv, non so nemmeno che film stiamo guardando, devo stare attento altrimenti lei si accorge della mia tensione e questo non le sarà di aiuto. Devo sforzarmi di pensare positivo di aver fiducia e speranza, è l’unico antidoto di cui disponiamo.
Forza dunque e godiamoci il film. Però, tutta questa ansia mi ha seccato la gola, mi alzo e prendo una bottiglia d’acqua, sorseggio a più riprese, fino a vuotarla, ma la secchezza non passa, anzi, diviene irritazione diffusa e tosse. Anche gli occhi ci si mettono e bruciano. Sono alterato e caldo. Mi trattengo più che posso e intanto recupero il tablet per documentarmi sui sintomi. Manco a dirlo: tosse secca e febbre! Ora è impossibile seguire il film! Comincio a sudare, ad agitarmi, il divano non mi accoglie più. Forse lui è già qui.
Che faccio? Glielo dico? Ma è li che guarda il film, tranquilla, forse devo prima telefonare al numero preposto, ma poi verranno stasera? Mi devo preparare? Telefono di nascosto? Si, almeno mi diranno che fare, mi pare sensato anche se è notte, tra l’altro mi sento la febbre.
Ma perché mannaggia?! Potevamo starcene qui tranquilli a vedere il film come tante sere e seguitare trascinando i nostri commenti sino al letto!
Ma la sto infettando proprio io! Devo trovare il coraggio e telefonare, interrompere questa quiete, questa usuale tranquillità che ora non mi pare più tanto scontata, al contrario, la sento di una preziosità incommensurabile e stupenda, per la sua compagnia, per la sua presenza. Ho la gola secca, non trattengo più la tosse e ho la febbre, mi tocca prendere il telefono! Ora a trattenermi è la paura, la paura di una conferma, l’annuncio di una imminente intrusione notturna, di una sbrigativa preparazione, di un saluto mozzato dall’urgenza e dalle tante incognite: ci prenderanno entrambi? Ora? Si chiude casa?
Già non sta bene di suo, sarebbe bello aspettare almeno fino a domani, ma devo telefonare, la cosa sensata è questa, ho il numero! Vorrei tanto che qualcosa potesse arrivare a distogliermi, non voglio essere proprio io a trascinarla in questo gorgo a quest’ora! Ma la ragione purtroppo è ragione … mi alzo!
– Elver, scusa, di già che sei in piedi, mi faresti un favore? Mi andresti a prendere il termometro che, boh ! Non vorrei aver la febbre, non sto benissimo, meglio provarla, con quel che c’è in giro…!
E’ stata la sera di mercoledì 11 marzo 2020 La febbre fortunatamente è rimasta bassa per entrambi.
La telefonata è stata rimandata, dopo 9 giorni assolutamente non distensivi, ci è confermato il divieto assoluto di uscire. Aspettiamo la visita per i tamponi.
(Elver Caprara)