Mordano. A malincuore il patron Renato Folli e tutto lo sfaff comunicano ancora una volta il rinvio della 39esima edizione della Sagra dell’Agricoltura, che avrebbe animato la comunità in questo periodo di inizio estate. Un rinvio che non si sarebbe voluto ripetere, dopo averlo già fatto lo scorso anno, ma del quale non si può che prendere atto alla luce di una ripresa economica che ancora stenta a decollare.
Sia chiaro, la voglia di fare festa all’interno del Comitato direttivo della Sagra c’è e se possibile è ancora più forte dopo lo stop dello scorso anno. Soprattutto perché è stato grande il sacrificio di restare isolati e chiusi in casa, perdendo il contatto diretto con tanti amici e conoscenti.
Purtroppo però ci sono anche una serie di ragionamenti economici con i quali bisogna fare i conti. I costi da sostenere per una manifestazione di così ampio raggio e partecipazione restano elevati per l’associazione che, ricordiamo, opera non a scopo di lucro ma con fine benefico (tante sono state le iniziative per il sociale, in campo sanitario o per le scuole del territorio), grazie anche all’aiuto dei tanti volontari, giovani e meno giovani, che ogni anno non vedono l’ora di dare il proprio contributo.
Oltre ad avere fatto diverse vittime anche nel territorio, il Coronavirus ha generato difficoltà economiche in molte aziende artigiane, industriali e commerciali, gran parte delle quali sono sponsor della Sagra. La speranza è che escano tutte in salute economica e lo auguriamo di cuore perché le imprese economiche artigiane, commerciali e agroalimentari sono la spina dorsale del territorio.
La speranza di tornare a una vita normale sembrava essere lontana, ma con il progressivo calo dei contagi, anche nel territorio di Mordano e del circondario, si è aperto uno spiraglio importante, così come è stato importante la riapertura di ristoranti e agriturismi, protagonisti di un settore che ha pagato un caro prezzo economico nell’ultimo periodo, unito agli aiuti in arrivo a sostegno delle imprese.
La speranza è di potersi lasciare alle spalle tutte tali problematiche una volta finita l’estate. Allora il comitato Sagra si metterà al lavoro tenendo conto di quel che è successo, per preparare una rinnovata edizione di una manifestazione che non vede l’ora di tornare a essere un appuntamento fisso nel calendario della nostra comunità.