Castel San Pietro Terme (BO). Il 2020 non può che essere definito annus horribilis per tante attività, ma per alcuni settori anche di più. Un esempio sono le terme che in pratica hanno vissuto lunghi periodi di lockdown. I bilanci non possono che risentire di questa situazione, ma la società Terme di Castel San Pietro, nonostante i danni che il Covid-19 ha provocato in termini di accessi e di volume di attività, ha realizzato un margine operativo lordo positivo e una perdita – dopo gli ammortamenti per oltre 300.000 euro, oneri finanziari e imposte – pari a 188.000 euro. Sul conto anche gli investimenti che non si sono mai fermati a dimostrazione della forte capacità di resistenza della stessa e della volontà di guardare avanti con fiducia.
“Siamo di fronte ad un risultato non solo importante, ma che conferma il forte radicamento della società termale, l’alto livello di fidelizzazione della clientela e soprattutto la capacità di affrontare sfide difficili nel più ampio rispetto delle norme di sicurezza predisposte – ha sottolineato l’Amministratore delegato della Società, Stefano Iseppi -. La tenuta dei livelli occupazionali dei dipendenti, insieme a quelli dei collaboratori sanitari e delle attività correlate, rappresenta, in un esercizio tanto difficile, un risultato decisamente importante che evidenzia da una parte una forte resilienza della Società e dall’altra la volontà, determinazione e tenacia nel non avere mai rinunciato a guardare oltre le stringenti difficoltà. A conferma di ciò proprio negli ultimi mesi dell’anno sono stati avviati nuovi investimenti tecnologici al servizio delle attività terapeutiche che hanno proseguito quelli effettuati negli ultimi anni e che hanno riguardato la completa ristrutturazione della piscina termale e dell’area poliambulatoriale”.
Il Presidente del CdA, Corrado Zaccaria, ha voluto, a sua volta, evidenziare “il deciso apprezzamento per l’impegno che tutti i lavoratori hanno profuso, cercando di resistere alle dinamiche della pandemia, contribuendo ad un apprezzabile risultato che consente alla società di guardare con fiducia al futuro, consapevole della propria solidità e determinazione. Un importante risultato è stato anche quelli di essere riusciti, seppur per periodi più limitati rispetto agli anni passati, a chiamare al lavoro quasi tutte le nostre maestranze stagionali, oltre a confermare in servizio i lavoratori a tempo indeterminato”.
Un dato per nulla scontato e che ha trovato il plauso da parte dei soci, tra i quali si annovera anche il Comune di Castel San Pietro, rappresentato in assemblea dal sindaco.
Gli investimenti
In questi mesi è stato completamente ammodernato il ciclo di produzione del fango termale maturo attraverso l’utilizzo di nuove cisterne direttamente collegate con l’impiantistica termica al fine di rendere più agevole il lavoro, migliorare la qualità del prodotto termale e soprattutto accrescere l’efficienza energetica seguendo un principio di sostenibilità e di rispetto ambientale.
“Programmazione degli investimenti e qualificazione dell’offerta sono state le due costanti che nemmeno la pandemia ha fermato, nella convinzione che la salute, il benessere, la prevenzione emergeranno, proprio dalla crisi, come valori ancora più importanti ai quali guardare con sempre più attenzione. Le Terme di Castel San Pietro, in questa direzione, vogliono svolgere la loro missione che è quella di lavorare al servizio di questo territorio esercitando in modo compiuto il proprio ruolo sia di struttura sanitaria che funzionale allo sviluppo economico, produttivo e turistico”, ha concluso Iseppi.
In numero dei clienti nel corso dell’anno 2020 è stato pari a 5.500, facendo segnare un – 50% rispetto all’anno precedente. Sono aumentati invece gli assistiti inviati dalle Asl di Imola e Bologna per quanto attiene gli esami audiometrici e le visite specialistiche Otorino, in virtù di una collaborazione, alla quale le Terme tengono particolarmente, con la Sanità pubblica territoriale.
Tra le varie attività sanitarie è stata positiva anche quella relativa alle prestazioni professionali specialistiche effettuate sia nel campo della Fisiatria che della Medicina estetica e Dietologia.
Il Centro termale ha riaperto il 29 marzo e proseguirà la propria attività fino al 18 dicembre. Molti sono gli elementi che ci inducono a pensare ad un forte recupero della clientela, anche perchè tutta una serie di patologie lasciate in eredità dagli effetti della pandemia, anche nelle persone che non ne sono state colpite, possono trovare un grande beneficio nelle terapie termali siano esse dedicate all’apparato respiratorio, a quello motorio e osteoarticolare e alla cura della pelle.
In tale senso è importante segnalare come dai primi sei mesi dell’anno in corso emergano segnali importanti di ripresa dell’attività termale e riabilitativa anche grazie alla collaborazione con le sedi Inail nella specifica attività di riabilitazione e recupero degli infortunati sul lavoro.