Imola. I danneggiamenti al Monumento al Partigiano e a una vicina baracchina in viale Dante, durante i festeggiamenti per la vittoria dell’Italia ai Campionati Europei la notte dell’11 luglio, sono stati al centro del consiglio comunale, in buona parte in presenza a piazza Matteotti con qualche amministratore che ha seguito via streaming.
Per il sindaco Marco Panieri “il Monumento al Partigiano è da tempo teatro di esultanza per gli eventi sportivi, ma mai erano stati compiuiti atti così gravi che hanno coinvolto pure la baracchina privata vicina. Abbiamo fatto denuncia con Area Blu, perché un conto è esultare e condividere insieme un momento di gioia, un altro è compiere atti di vandalismo. Comunque erano presenti agenti della polizia di Stato in borghese che hanno fatto riprese per individuare i responsabili. Non sono tanto i 250 euro spesi per rimettere a posto il Monumento, ma lo sfregio in una città Medaglia d’oro per la Resistenza”.
Fortemente critico il consigliere della Lega Simone Carapia: “Caro sindaco, un buon amministratore deve saper prevenire atti quali i danneggiamenti al Monumento al Partigiano e alla baracchina, quella zona si era già riempita di persone in occasione delle vittorie nei quarti e nelle semifinali, quindi visto che lei ha la delega a sicurezza e Polizia Locale vorrei sapere cosa ha fatto visto che prevenire è meglio di curare. Come al solito, tanta apparenza e poca sostanza, ci voleva un po’ di lungimiranza si sapeva che tutti sarebbero andati in viale Dante”. Certo, prevenire è meglio che curare ma Carapia si è ben guardato dal dire cosa avrebbe fatto lui se si fosse trovato al posto del sindaco in quella precisa circostanza.
Anche il capogruppo di Fratelli d’Italia Nicolas Vacchi ha battuto i tasti sul fatto “che le nostre proposte concrete sono sempre state bocciate in tema di sicurezza, ora auguro al sindaco e alla maggioranza di tener maggiore attenzione alle nostre idee in futuro”.
La capogruppo del Pd Francesca Degli Esposti ha sottolineato: “Ci uniamo alla condanna contro atti perpetrati contro il Monumento al Partigiano e alla baracchina che non sono giustificabili. Ci vuole rispetto per simboli fondamentali della comunità imolese, bene ha fatto l’Amministrazione a denunciare anche i vandalismi contro la baracchina. Sulla prevenzione, ricordiamo che erano presenti agenti in borghese, certo la Lega forse vorrebbe uno Stato di polizia, noi speriamo nella strada di un’educazione alle persone”.
Per Marinella Vella della Lista Cappello “il sindaco doveva e poteva essere più tempestivo, doveva dire alla Polizia Locale di intervenire, servono più telecamere e controlli”.
Secondo Filippo Samachini di Imola Coraggiosa “è bene condannare ciò che è successo, c’è stata forse più stupidità che vandalismo vero e proprio ma ciò è comunque grave sia per il valore particolare che ha per Imola il Monumento al Partigiano senza trascurare assolutamente il danneggiamento del chiosco. Si poteva festeggiare in modo normale, evitando assembramenti visto che siamo ancora in un momento pericoloso di pandemia. Comunque, tutti abbiamo visto le foto e i responsabili sono rintracciabili. Fare prevenzione con una camionetta della polizia? Probabilmente non sarebbe bastato visto quanto accaduto in altre città”.
In conclusione Panieri ha ricordato che “il sindaco può arrivare fino a un certo punto, danneggiamenti ancor più gravi sono avvenuti anche in tante altre città. Pur se sempre da condannare, significa che non era così facile mantenere la calma. Andiamo avanti sempre mantenendo uno stretto rapporto con la prefettura e le forze dell’ordine, ma pure con l’attenzione sul sociale a investire per sostenere le famiglie in difficoltà perché l’educazione nasce e si impara proprio all’interno delle famiglie”.
(m.m.)
Sarebbe bello vedere pubblicati i nomi dei responsabili ….
Dopo oramai 2 mesi nessun colpevole e’ stato reso pubblico…