Fusignano (RA). Gli eventi dei giorni scorsi in Germania, Belgio e Olanda dimostrano come il clima stia già cambiando, ma secondo il circolo Legambiente “A Cederna” di Fusignano le istituzioni non prestano la dovuta attenzione ai rischi che le comunità stanno correndo. “Altri mesi sono passati dall’ultimo annuncio dell’imminente ripresa dei lavori per le casse di espansione del Senio, ma nulla sembra essere cambiato, intanto il territorio della Bassa Romagna è sempre più a rischio alluvione”.
Secondo gli esperti gli eventi un tempo definiti eccezionali, con piogge torrenziali e piene improvvise dei fiumi, saranno sempre più frequenti e proprio per questo è urgente che i piani previsti da decenni per la messa in sicurezza del territorio della “Bassa Romagna” vengano finalmente realizzati, “ponendo fine ad una telenovela che si trascina da almeno 30 anni, tra progetti, promesse, lavori iniziati e poi interrotti, nuovi progetti e nuove rassicurazioni. Al tempo stesso è necessaria una maggiore informazione alla cittadinanza sulle aree a rischio e sui comportamenti da adottare in caso di emergenza”.
Già anni fa il piano stralcio per il torrente Senio considerava tutto il territorio della “Bassa Romagna” tra il ponte della Chiusaccia nei pressi di Cotignola e l’immissione in Reno a rischio alluvione elevato o molto elevato, rischio sempre più concreto alla luce dei cambiamenti climatici che rendono sempre più frequenti le piogge un tempo definite “eccezionali”. Venne così progettata la realizzazione delle casse di espansione, cioè di una serie di bacini allagabili da realizzare nei pressi di Tebano per attenuare le ondate di piena durante questi eventi atmosferici intensi. Un’opera che a tutt’oggi rimane incompiuta.
“Nel 2019 la Regione Emilia-Romagna dichiarò che erano pronti a partire oltre 700 cantieri per la sicurezza del territorio, tra cui la realizzazione delle Casse di espansione del Senio per 8,5 milioni – ha dichiarato Yuri Rambelli, presidente del circolo Cederna – e in occasione del 70° dell’alluvione di Fusignano l’ing. Miccoli, responsabile del servizio Area Reno e Po di Volano, annunciò come imminente il bando per i lavori, poi un altro anno è passato senza che si siano visti passi avanti, anzi nel frattempo è stato fatto qualche passo indietro”.
Nel corso della diretta web organizzata dal Comune di Fusignano lo scorso novembre, sempre l’ingegner Miccoli spiegò infatti come fosse in corso di realizzazione il nuovo progetto esecutivo dell’opera, in quanto sulla base della nuova relazione idrologica realizzata da Arpae a fine 2019, quello esistente non era più adeguato. Da allora non si è più saputo nulla e nei giorni scorsi Europa Verde ha presentato un’interrogazione alla Giunta Regionale per capire se in questi mesi sia stato fatto qualche passo avanti.
“Gli eventi alluvionali di questi giorni dimostrano come anche in un paese organizzato come la Germania gli eventi atmosferici possano cogliere impreparati la popolazione e le amministrazioni – ha concluso Rambelli – perciò chiediamo un preciso impegno da parte dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna per una rapida ultimazione dei lavori alle casse di espansione del Senio e per un’adeguata opera di informazione ai cittadini riguardo al rischio idraulico dei territori in cui vivono e ai comportamenti da adottare in caso di emergenza.”