Faenza. E’ stato sottoscritto nei giorni scorsi tra i Comuni di Ravenna, dell’Unione della Bassa Romagna, dell’Unione faentina, ai quali si aggiungono Acer, Prefettura, Tribunale di Ravenna, Ordine degli avvocati, i sindacati e le associazioni rappresentative dei proprietari e degli inquilini, il protocollo volto a sostenere le famiglie a rischio di sfratto e a contenere il disagio abitativo e relative tensioni sociali, permettendo di risolvere eventuali conflitti.

E’ stato redatto partendo dalla consapevolezza della centralità dell’abitare, tema molto spinoso soprattutto in questo momento storico. Anche per il 2021 infatti, nella provincia di Ravenna, il numero dei procedimenti di sfratto e di quelli già definiti con convalida è particolarmente alto, un fenomeno che ovviamente determina disagi abitativi e tensioni sociali. Un numero rilevante di procedure esecutive è riconducibile a casi di morosità del conduttore, determinata in misura notevole dalla perdita o diminuzione della capacità reddituale subìta dalle famiglie in conseguenza diretta e indiretta della perdurante crisi economica e dei relativi effetti sui redditi dei nuclei, ulteriormente aggravati dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria. Con lo stop al blocco degli sfratti è facile immaginare che i prossimi mesi saranno particolarmente critici per quanto riguarda l’acuirsi delle tensioni e delle difficoltà.

Fondamentalmente due le leve che i sottoscrittori del protocollo d’intesa ,che agiranno al fine di diminuire le situazioni di disagio abitativo: da un lato procedure di conciliazione tra inquilini e proprietari che consentano di risolvere a monte, e in maniera bonaria, eventuali liti prima che si traducano in controversie giudiziarie; dall’altro l’assegnazione, in maniera semplificata e rapida, pur con procedure che garantiscano gli accertamenti necessari, dei fondi governativi per il sostegno all’emergenza abitativa, che potranno essere incrementati con risorse degli enti locali.

(Annalaura Matatia)