“Il circondario imolese non rimarrà indifferente rispetto alla tragedia umanitaria che si sta consumando in Afghanistan ed è pronto a fare la propria parte”, con queste parole la Conferenza dei sindaci del territorio imolese esprime tutta la disponibilità all’accoglienza dei rifugiati e delle rifugiate. “In particolare, per i cittadini e funzionari che hanno lavorato con le delegazioni italiane e che ora si sentono a rischio ritorsione, e poi per le donne afghane, le attiviste e le funzionarie che hanno collaborato con i paesi occidentali per dare un futuro al proprio paese e che ora si sentono lasciate sole, infine, ma non per ultimi, per i bambini e le bambine che hanno sognato un futuro diverso, libero e che oggi lo vedono lontano”.
“Verranno a uccidermi, ma non ho paura”. Questo il grido di Zarifa Ghafari, la sindaca più giovane dell’Afghanistan. “A lei, nostra collega, non solo la nostra vicinanza ma un appello alla comunità internazionale per rispondere a questa tragedia con concretezza, ovviamente con le modalità e i tempi definiti nell’ambito delle iniziative che assumerà il Governo. Noi ci siamo”.
Il Tavolo politico circondariale Pari opportunità sottolinea, in particolare, “la preoccupazione per la violenza agita contro le donne e per la perdita dei loro diritti fondamentali. La paura le starà attanagliando e il nostro pensiero, in questo momento, va a loro, perché anche loro hanno diritto a Pari opportunità. E’ necessario agire immediatamente per aprire corridoi umanitari per loro, in particolare per le donne che, in questi anni, hanno collaborato con la comunità internazionale per la promozione dei diritti di indipendenza e identità”.
“E’ terribile, ma il solo modo di salvarci, se vogliamo vivere, è cercare di fuggire. Se rimaniamo qui saremo imprigionate o moriremo”, scrive una delle 250 giudici donne afghane, già oggetto di intimidazioni. “Non vogliamo restare indifferenti”, conclude il Tavolo Pari Opportunità.
A livello partitico, la Lega esprime “massima solidarietà a bambini, donne e uomini afghani oggi vittima della follia dell’estremismo islamico. Molto bene le posizioni pragmatiche ma solidali degli amministratori della Lega sulla questione dei profughi afghani. Corridoi umanitari, a livello europeo, per donne e bambini che scappano dall’estremismo islamico e dalla morte”.
A livello imolese occorre “aiutare i profughi, ovvero coloro che scappano davvero dalla guerra e dal regime è un conto, accogliere migliaia di migranti economici è un altro. Un Paese serio accoglie chi scappa dalla guerra ma contemporaneamente attua una politica più rigida nei confronti dell’immigrazione clandestina”.
Un pensiero a Zarifa Ghafari, la sindaca più giovane dell’Afghanistan in pericolo di vita. “Imola sia pronta ad accoglierla, insieme alla sua famiglia, viste le recenti minacce di morte ricevute dai barbari talebani”.