E’ quando si sente “l’estate addosso” che spesso si desidera vivere la leggerezza della vita spensierata, quella che i mental coach di oggi, che ieri chiamavamo tuttologi, sentenziano sul positivismo dei buoni propositi “offerto” dalla bella stagione, che di solito inizia col cambio abiti negli armadi e culmina con “l’esame bilancia” dove qualcuno in preda ai sensi di colpa propende (quasi sempre invano) a porvi rimedio modellando il ritmo del proprio tempo provando con le buone, spesso con le cattive, a sentirsi in forma e in armonia con se stesso migliorando così anche il rapporto con le alte persone.

Non sempre però solo una perfetta forma fisica riesce nell’intento, mutare infatti la silhouette e le “misure” del corpo di una donna o sudare in palestra per ottenere addominali e pettorali scolpiti per un uomo all’oggi è sempre meno importante al fine di far pace “interiore” per piacersi e piacere a ottimizzare e sinergizzare desiderio e sessualità; oggi le regole del corteggiamento classico stanno cambiando in fretta e in un futuro (molto) prossimo il trend del recente passato verrà scombinato, perché tanto la donna “chic” quanto l’uomo “macho” stanno facendo il loro tempo ed il “mettersi in mostra” come è successo fino poco tempo fa, non pagherà più.

Corsi&ricorsi hanno però insegnato che a volte ripercorrere taluni contesti del passato e “tornare alle origini” non è stato un errore perché tanto le storie d’amore quanto ad esempio alcune situazioni riferite alle attività lavorative “di nicchia”, essendo animate da passioni e non da “icone”, non sono finite nel dimenticatoio dei ricordi sentimentali ed anzi sono state in grado di rimodulare (e riscoprire) alcuni stili di vita che fanno provare “soddisfazione” in ciò che ognuno di noi fa; in amore come sul lavoro, nell’ambito famigliare quanto nella vita di relazione, perché valori “evergreen” come rispetto e capacità, talento ed entusiasmo da sempre servono per essere veramente “padroni” della propria vita pur (logicamente) rispettando quella degli altri.

Il passato 2.0 quindi può ancora insegnare qualcosa al mondo multimediale che stiamo vivendo, dando qualche “dritta” di ieri a risolvere problemi di oggi semmai ad “anestetizzare” (almeno un po’) i folli ritmi del nostro quotidiano per vivere un futuro dove non sarà solo importante essere belli “fuori” ma conterà sempre più esserlo “dentro” grazie a energia, vitalità e benessere psico-fisico, che susciterà alla gente che frequenteremo quella simpatia che non “appassirà” con gli anni che passano.

(Giuseppe Vassura)