Avrete notato che nel titolo ho indicato prima l’appartenenza regionale Romagnola anziché l’appartenenza regionale Emiliana. Questo perché in successione le sue peculiarità territoriali, sono proprio nell’ordine esposto.
Monica Costa nasce a Faenza in provincia di Ravenna, successivamente, ancora piccolina, si trasferisce con i genitori a Bologna e lì cresce, studia, si laurea in Lingue straniere. Prende al volo tutte le occasioni di lavoro che le si presentano: in Germania per qualche anno, poi Milano dove qualcuno (cacciatore di teste) le offre un impiego a Londra dove si stabilisce. Monica parla 6 lingue e a Londra è apprezzata anche per questo, svolge diversi lavori, pubbliche relazione, finché passa al giornalismo sua intima aspirazione.
C’è un richiamo costante nella sua vita, infatti tutti gli anni fin da bambina, in estate, la famiglia la porta al mare a Lido Adriano, località che da sempre ha nel cuore. Nel suo libro “Noi del Lido Adriano” (ed. Free Range Press), ne parla con un linguaggio semplice, spontaneo, molto affettuoso. Non è un romanzo, ma è il racconto di una vita vissuta intensamente con tanti amici, soprattutto nel periodo dell’adolescenza, della gioventù, amici che ritrova di anno in anno perché Monica continua a passare le sue vacanze a Lido Adriano, ancora oggi, con suo figlio Diego.
Monica mi parli del tuo libro?
“Volentieri. Noi di Lido Adriano è nato sull’onda dei miei ricordi giovanili, per l’amore che ho per Lido Adriano e per la mia terra, per omaggiare le persone che ancora condividono le mie vacanze e per far conoscere a mio figlio, nero su bianco, come passavamo le giornate noi ragazzi, le nostre avventure allo stato brado vero e proprio, anche un pochino pericolose per la nostra incolumità. Nel mio viaggiare per la presentazione del libro, ad esempio in Calabria dove pensavo che nessuno conoscesse in quegli anni Lido Adriano, ho avuto grande soddisfazione e i lettori interessati mi hanno riferito che i nostri giochi giovanili erano stati anche i loro”.
Ho letto le note personali sulla copertina del libro, sei un personaggio importante a Londra, hai fondato una rivista, hai ricevuto una onorificenza particolare.
“Non sono così importante, sono una persona realizzata, questo sì, diciamo che ho sempre fatto tante cose, ma solo ciò che mi interessava davvero, ho inseguito un sogno che ho sempre avuto, diventare giornalista e l’ho raggiunto, ma il mio sguardo è volto sempre al futuro. Ho costituito un gruppo ben nutrito di persone e ho fondato la rivista: London Mums Magazine, trimestrale punto di riferimento per i genitori londinesi. Contiene consigli, interviste, curiosità, novità, naturalmente ho dei collaboratori, però questa è la Mia rivista e devo dire ha una certa rilevanza. Forse è proprio da qui che è partita l’ onorificenza che il sindaco di Londra, Sadiq Khan, mi ha conferito, per ciò che riesco a diffondere tra i londinesi. In pratica mi ha nominato assieme ad altri personaggi di altri paesi Ambasciatrice degli italiani a Londra. E’ stata una bella cerimonia nel palazzo del Comune, sul Tamigi, trasmessa in mondovisione. Intendiamoci non è una carica istituzionale, ma una semplice onorificenza che mi porta ogni tanto a rappresentare in forma ufficiale gli Italiani”.
Hai intervistato tante persone di Lido Adriano…
“Tante davvero e tutte hanno risposto con entusiasmo e collaborazione, ex ragazze, ex bagnini, personaggi popolari molto noti nella località e ai tempi della loro e nostra gioventù. Hanno rivissuto con me la loro adolescenza, i tempi in cui c’erano diverse discoteche (ora non ci sono più) e si andava a ballare solo per puro divertimento. I primi timidi amori. Ma i ricordi più belli sono quelli dei bambini che eravamo, dalla mattina alla sera, al mare sempre in acqua e in spiaggia col pallone, finché affamati rientravamo a casa. Le nostre mamme non ci hanno mai controllato in modo così ansioso come in genere le mamme moderne. E’ vero che non c’erano i pericoli di oggi, ma siamo cresciuti responsabilmente, forti e con le idee chiare per il nostro futuro. In questi giorni sto lavorando a un nuovo progetto letterario, un insieme di racconti le cui protagoniste sono due ragazze investigatrici, diciamo un giallo/rosa”.
Parliamo un po’ di Londra, come si vive in questa metropoli?
“Diciamo che Londra può’ offrire molti stimoli, se vali sei apprezzato e puoi fare carriera, è una città vivace dove ad esempio la musica è molto coltivata e la senti in ogni angolo. I mezzi di trasporto sono tanti e funzionano, non c’è però sempre il modo per trovarsi con gli amici, essendo una città enorme non puoi dire: ‘Faccio un salto dalla mia amica e andiamo a prenderci un caffè’. Per lo più si sta nel proprio quartiere, si fa amicizia con i propri vicini, essendo appunto una metropoli, non è così semplice attraversarla tutta per andare dalla tua amica che abita all’altro capo della città. Vuoi sapere la verità? Io ci sto bene a Londra purché possa tornare in Italia ogni 2 o 3 mesi, diversamente non so se resisterei a stare qui anni senza rivedere la mia terra, i miei amici italiani. A Bologna e a Lido Adriano, a proposito sai che ho amici anche a Castel S. Pietro Terme? In ottobre torno a Bologna e chissà che non riusciamo a salutarci, nella tua città ci abita Giuliano Strada un amico che ha illustrato e visualizzato tutto ciò che usciva dalla mia mente vulcanica e nota, non lo fa di mestiere”.
Credo che il tuo libro sia un bel successo, 40 pagine di fotografie scelte tra più di diecimila, immagino sia stato un grosso lavoro che hai potuto realizzare anche grazie ai tuoi collaboratori e ha dato una impronta originale ed emozionale al tutto. Quattrocento libri venduti in 20 giorni non è un traguardo per molti autori.
“Vero sono tornata a Londra molto gratificata e piena di entusiasmo per il mio lavoro che ho ripreso di buona lena, in attesa del mio prossimo ritorno in Italia”.
Grazie Monica, con te sono tornata giovane anch’io.
(Lina Cremonini)