Imola. Un botta e risposta aspro sulla sicurezza in città e in particolare sull’ormai famoso rave-party alle Acque minerali che svegliò buona parte dei cittadini circa un mese fa e che fu fermato solamente verso le 6.30 del mattino.
L’interrogazione urgente, nel consiglio comunale del 7 ottobre, è stata presentato dal consigliere Ezio Roi del Movimento 5 stelle: “Cito quell’atto di un gruppo di ragazzi perché la situazione di llegalità è sentita come non ancora risolta da molti imolesi che quella notte hanno avvertito subito le forze dell’ordine che non sono intervenute prontamente. Il fenomeno è grave, di notte la città non ha una sorveglianza adeguata per prevenire piccoli reati che però disturbano parecchio. L’Amministrazione comunale dovrebbe prendere il toro per le corna, non ci sono parttuglie della Polizia Locale in servizio notturno, non so come funzionano i carabinieri e la polizia, ma i tempi di intervento sono stati evidentemente troppo lunghi. Non si doveva certamente intervenire in una boscaglia impenetrabile e i giovani non erano pericolosi, bastava andare subito sul posto e sequestrare l’impianto sonoro. Il sindaco dovrebbe intervenire perché è responsabile pure della sicurezza, dunque doveva parlare del caso con i due comandanti delle forze dell’ordine, telefonare al prefetto e convocare un tavolo circondariale sulla sicurezza. Inoltre, farebbe bene a ripristinare il servizio notturno della Polizia municipale, tanti sono i locali che fanno musica a tutto volume fino alle 4 del mattino”.
Il sindaco, e assessore alla Sicurezza, Marco Panieri ha replicato: “Ritengo che il consigliere Roi sappia che esistono una Prefettura e una Questura che agiscono in primo ordine, precedentemente al sindaco. La Polizia municipale è scaglionato su tre turni e chiude il suo intervento a mezzanotte fino alle 7 del mattino. Di notte agiscono i carabinieri e la polizia di Stato, chi doveva intervenire erano queste due forze dell’ordine che lo hanno fatto nei modi e nei tempi che hanno ritenuto più opportuni e a loro va eventualmente chiesto conto di come hanno operato. Non potevo certamente essere io ad andare e a staccare l’impianto sonoro, alle 6.30 di quella domenica ero già in contatto con i comandanti. Ho condannato quell’evento che non è stato autorizzato e a chi è stato identificato verrà chiesto conto di aver fatto e organizzato una manifestazione abusiva. Detto ciò, stiamo cercando di limitare l’accesso al parco delle Acque solamente a chi va a piedi o in bici e nelle ultime settimane multiamo chi parcheggia in via Atleti azzurri d’Italia. Sulla sicurezza, stiamo mettendo più telecamere e gli street tutor hanno un ruolo importante come quello di presidiare piazza Giovanni X e il centro storico per limitare chi beve troppo o chi compie atti contro il decoro urbano”.
(m.m.)