Imola. Un nome altisonante del panorama jazz internazionale come quello del sassofonista Steve Coleman, che si esibirà in concerto sabato 9 ottobre al Teatro Ebe Stignani (ore 21.15), conferma la centralità della città di Imola nella mappa di Crossroads, il festival itinerante organizzato da Jazz Network e dall’assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna. Coleman si presenterà alla guida di una formazione iconica come i Five Elements: Kokayi alla voce, Jonathan Finlayson alla tromba, Anthony Tidd al basso elettrico e Sean Rickman alla batteria. Il concerto è realizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Imola, la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e il Combo Jazz Club di Imola. Biglietti: prezzo unico euro 20.
Gustosa anteprima, alle ore 18 nel Ridotto del Teatro comunale Ebe Stignani con la presentazione del libro “Il Jazz dentro. Storia e cultura nel fumetto a ritmo di Jazz” di Flavio Massarutto (Stampa Alternativa, 2020) nell’ambito della rassegna “Tra Jazz e Fumetto”. Interverranno l’autore Flavio Massarutto, Franco Minganti e Daniele Barbieri, in collaborazione con Combo Jazz Club (ingresso libero).
Alle ore 21.15 ci si sposta al Teatro comunale con il concerto di Steve Coleman & Five Elements.
Per informazioni Teatro Ebe Stignani, via Verdi 1, Imola – Tel. 0542.602600. Biglietteria serale giorni di concerto dalle ore 17. Informazioni e prenotazioni telefoniche: Jazz Network, tel. 0544.405666 (lun-ven ore 9-13), [email protected].
Steve Coleman
La figura di Steve Coleman, chicagoano classe 1956, è una delle più avvincenti e affascinanti del jazz contemporaneo. Cresciuto a suon di R&B, trovò un importante stimolo per la sua crescita musicale nei veterani della scena jazz di Chicago, tra i quali spicca Von Freeman. Trasferitosi a New York, ebbe la possibilità di suonare con le big band, assai diverse tra loro, di Thad Jones e Mel Lewis, di Sam Rivers e di Cecil Taylor. Ai suoi primi anni newyorkesi risale anche una serie di importanti collaborazioni come sideman: con Dizzy Gillespie, David Murray, Dave Holland, Michael Brecker, Abbey Lincoln.
Ma il nome di Coleman è indissolubilmente legato al collettivo M-Base, di cui fu co-fondatore e alla cui estetica fanno riferimento le sue varie formazioni, tra le quali i Five Elements sono la band assurta a maggiore notorietà. I Five Elements sono un vero concentrato dell’ideale musicale M-Base: ritmi metropolitani, strutture metriche e melodiche dalle complesse geometrie che gettano lo sguardo oltre i confini della musica occidentale. Con la loro combinazione di jazz, funk, soul, world music (particolarmente accentuata è la matrice ritmica africana), i Five Elements sono stati il modello per i successivi organici diretti da Coleman, dai Metrics alla Mystic Rhythm Society al trio Reflex.