Riceviamo e pubblichiamo questa lettera aperta inviata al dottor Giuseppe Antonio Panzardi, responsabile dell’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna da parte di Roberto Vuilleumier, delegato Uaar Imola. 

Egregio dottor Giuseppe Antonio Panzardi,
le scrivo in qualità di delegato dell’Uaar di Imola e Castel San Pietro per chiederle come già avvenuto più volte con il suo predecessore di garantire almeno in ambito locale il rispetto, delle normative vigenti e “del diverso modo di pensare delle famiglie”.

Le porto dinanzi l’ennesima segnalazione della mancata attivazione dell’ora alternativa all’inizio dell’anno scolastico e del trattamento riservato a chi non intende avvalersi dell’IRC.

Non è la prima volta che dobbiamo intervenire per chiedere la tutela di chi non intende avvalersi dell’IRC e non è la prima volta che negli anni a questo alunno viene riservato questo discriminante trattamento.

Secondo le testimonianze, durante l’ora alternativa a Imola, dal 1985 ad oggi, si è assistito un po’ a tutto, dal gioco del “tabu” nei corridoi, alle dormite in palestra, fino addirittura all’affidamento dei non avvalentisi ad un prete ed alle sue lezioni di “morale”.

Troppo spesso tali fatti non vengono apertamente denunciati per via del timore di essere ulteriormente discriminati da un sistema scolastico troppe volte “distratto” e “inadeguato” che pare ignorare le normative a tutela di chi non vuole avvalersi dell’”Irc”.

Il “boicottaggio” dell’ora alternativa non pare essere dovuto alla “distrazione” degli istituti ma di fatto ad una volontà di omologazione sociale con evidenti profili discriminatori.

Esistono molti modi per “discriminare” coloro che non si avvalgono dell’ ora di religione cattolica, tra questi, ritardare tutti gli anni l’attivazione dell’ora alternativa, parcheggiare i non avvalentisi dell’IRC in corridoi o addirittura nella classe dinanzi al docente dell’ora di religione.

Oltre ad avere inviata diffida al preside dell’istituto Valeriani di Imola, le chiedo un intervento immediato quanto meno a tutela di coloro che non intendono avvalersi dell’ora di religione cattolica, invitando tutti gli istituti di Imola e del circondario di ogni ordine e grado ad adempiere a quanto previsto dalla normativa ed all’inizio dell’anno scolastico, parimenti a quanto accade per l’IRC curiosamente sempre organizzata sin dal primo giorno scolastico.

(Roberto Vuilleumier)