Da marzo 2020 lo spostamento dei viaggiatori a livello globale ha subito diversi cambiamenti a causa della pandemia e delle conseguenti norme anti-Covid. La massiccia campagna vaccinale ha permesso lente e graduali aperture che stanno conducendo verso un parziale ritorno alla normalità.
Il tasso di contagiosità del Covid-19 viene costantemente monitorato e, con esso, le norme riguardanti i viaggi sono soggette a continui aggiornamenti. In Italia, il sito del Ministero degli Affari Esteri Viaggiare Sicuri fornisce tutte le informazioni necessarie per quanto riguarda le misure restrittive ancora vigenti in Italia, oltre quelle che i singoli Stati esteri stanno adottando in questo momento.
Viaggiare in Europa: le norme per entrare nei paesi anglofoni
Fino al 15 dicembre 2021 l’attuale normativa italiana consente di spostarsi liberamente verso la maggior parte dei Paesi europei. Tuttavia, alcuni di questi Stati prevedono delle restrizioni all’ingresso o norme precise di tutela dal contagio da seguire scrupolosamente.
Viaggiare dell’Italia a Malta
A partire dal 1 ottobre 2021 chiunque voglia andare a Malta deve essere in possesso di certificato EU Covid-19 (Green Pass) che attesti il completamento del ciclo di vaccinazione da almeno 14 giorni, oppure il certificato che attesti la somministrazione di una sola dose almeno 14 giorni prima o guarigione da Covid (avvenuta nei sei mesi antecedenti l’entrata nel paese).
Per coloro i quali non sono in possesso di Green Pass è obbligatorio sottoporsi a 14 giorni di quarantena in una delle strutture ricettive indicate dal governo maltese, a spese dell’interessato.
Gli italiani residenti a Malta che desiderano rientrare nel Paese e non sono in possesso di certificazione Green Pass potranno effettuare la quarantena nella loro abitazione, se nella stessa non sono presenti altre persone non vaccinate.
Le persone che sono esenti da vaccinazione per motivi di salute dovranno ricevere previa autorizzazione a entrare nel Paese da parte delle Autorità sanitarie maltesi.
Viaggiare dall’Italia all’Inghilterra
Il Regno Unito da inizio ottobre ha alleggerito le norme anti-Covid per tutti coloro i quali intendano recarsi in Gran Bretagna e Irlanda del Nord.
Chiunque abbia concluso il ciclo vaccinale e sia in possesso di Green Pass è tenuto a prenotare un tampone da svolgere entro il 2° giorno dall’arrivo e compilare il “passenger locator form”.
I viaggiatori che invece non hanno ricevuto vaccinazione completa sono tenuti a:
• presentare risultato negativo di un tampone effettuato massimo 72 ore prima;
• prenotare due ulteriori tamponi da effettuare il 2° e l’8° giorno dall’arrivo in UK;
• compilare il travel locator form due giorni prima della partenza;
• sottoporsi a quarantena cautelare di 10 giorni a partire dal giorno di arrivo.
Non sono previste esenzioni, salvo i minori di 5 anni; mentre gli altri minorenni (dai 5 ai 17) sono solo tenuti a sottoporsi a tampone entro 48 ore dall’ingresso nel paese, una norma favorevole ai viaggi studio in Gran Bretagna.
Per viaggi con destinazione finale nel Regno Unito, ma al di fuori dell’Inghilterra, è comunque necessario consultare i governi delle regioni autonome del Galles, dell’Irlanda del Nord e della Scozia per eventuali variazioni nelle norme di ingresso.
Viaggiare dall’Italia verso l’Irlanda
I viaggiatori che dall’Italia vogliono recarsi in Irlanda sono tenuti a compilare un modulo di localizzazione fornito dalle autorità governative irlandesi prima della partenza.
Chiunque sia in possesso di Green Pass o di certificazione di guarigione da Covid-19 non è tenuto a sottoporsi a test né a quarantena. Coloro i quali, invece, che non hanno ricevuto vaccinazione devono presentare un risultato negativo a test PCR eseguito entro 72 ore dall’arrivo.
Viaggiare oltreoceano: USA e Canada
A partire dall’8 novembre 2021 il Governo degli Usa ha ridotto notevolmente le limitazioni di ingresso nel paese. Adesso i viaggiatori vaccinati provenienti dall’Italia possono recarsi negli Stati Uniti. Non sono tenuti all’isolamento ma devono sottoporsi un test Covid entro 3 giorni dalla partenza più un ulteriore test entro 5 giorni dall’arrivo negli Stati Uniti.
I non vaccinati, invece, sono obbligati anche a sottoporsi a quarantena di 10 giorni, che può essere ridotta a 7 se il secondo test dovesse risultare negativo.
Andare in Canada
Da 7 settembre 2021 i cittadini stranieri possono entrare in Canada anche per motivi di turismo a condizione che:
• abbiano completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni;
• siano in possesso di test molecolare negativo effettuato entro 72 ore;
• abbiano inviato tutte le informazioni obbligatorie richieste dal governo canadese tramite ArriveCAN;
• siano disposti a sottoporsi a eventuale test anti-Covid di controllo all’arrivo.
I viaggiatori esteri che non hanno completato il ciclo vaccinale al momento non sono ammessi ad entrare in Canada, a meno che non siano residenti permanenti o familiari stretti o in possesso di permessi di studio o di lavoro.
Inoltre, non bisogna dimenticare che la permanenza in Canada per studio e/o lavoro è soggetta a possesso di regolare visto. Attualmente le pratiche relative ai visti subiscono ritardi significativi a causa dell’emergenza Covid.