Imola. Il convegno del 29 ottobre scorso nella sede della Cgil sul futuro dell’ospedale per mielolesi di Montecatone è stato importante per portare nuovamente all’attenzione un tema fondamentale per il futuro dell’Istituto di cura sulle colline imolesi.

Come categoria sindacale – spiegano il segretario regionale della Fp-Cgil e quella imolese Marco Blanzieri ed Erika Frretti – riteniamo indispensabile la salvaguardia dell’occupazione, la valorizzazione dei professionisti e di tutta la parte di contrattazione integrativa avviata positivamente fino ad oggi con la direzione dell’Istituto di Montecatone, che ha permesso un primo passo importante di avvicinamento alla realtà contrattuale del pubblico impiego. Una corsa contro il tempo, quella che il sistema sanitario regionale, e nello specifico  chi lo governa, si trovano ad affrontare rispetto alla trasformazione giuridica di Montecatone. Da società per azioni di natura di diritto privato a struttura pubblica, per preservare una delle eccellenze del territorio emiliano-romagnolo”.


“Se da un lato l’Azienda Usl di Bologna può svolgere un ruolo di garanzia sulla nascita di un nuovo istituto di ricerca e cura a carattere scientifico, dall’altro lato l’Azienda Usl di Imola, insieme al Comune di Imola e all’Istituto di Montecatone, possono garantire continuità alla erogazione di prestazioni di altissima qualità, ricercate su tutto il territorio nazionale, che richiamano nella struttura persone da tutta Italia e anche dall’estero – concludono i due funzionari della Fp-Cgil -. Adesso serve un ruolo da parte della Regione, per sviluppare l’assetto attuale verso l’assetto futuro, con tutte le garanzie necessarie per tutto il personale dipendente, che ha costruito la storia di Montecatone. Tutti quelli che oggi lavorano a Montecatone e che hanno permesso alla struttura di rappresentare un’eccellenza della sanità emiliano-romagnola devono essere, senza dubbio alcuno, i protagonisti della storia di Montecatone nel futuro”.