La nostra regione fa parte del gruppo che sta trainando la ripresa, non solo a livello nazionale ma anche europeo. Siamo nelle primissime posizioni per Pil prodotto e per esportazioni pro-capite sui mercati internazionali. Quelle realtà che sono state obbligate a fermarsi, per garantire la nostra sicurezza, hanno continuato a pensare al modo migliore per ripartire non appena le condizioni lo avessero permesso. E lo hanno fatto investendo in innovazione, nel miglioramento dei servizi, nei processi di produzione, a dimostrazione, ancora ce ne fosse bisogno, che gli artigiani, i piccoli operatori dopo una guerra, dopo una pandemia, sono tra gli attori principali della ricostruzione.
Il Valore Artigiano
Questa pandemia è la dimostrazione del grandissimo valore del nostro mondo, che sta mettendo in campo creatività, unicità di prodotto, qualità dei servizi con una straordinaria voglia di rimboccarsi le maniche, proprio per ripercorrere quella stesse strada che i loro nonni già fecero nel drammatico periodo del dopoguerra. Noi abbiamo fatto di tutto per garantire qualità e consistenza alla ripresa, ma ci stiamo scontrando con delle difficoltà che non immaginavamo un anno fa.
I rischi per la ripresa
L’aumento dei prezzi dell’energia, del gas e di quasi tutte le materie prime frenano questa ripresa e rischiano di farci pagare un ulteriore scotto di carattere economico. Il prezzo del gas in poche settimane è quasi raddoppiato. Una zavorra infinita che blocca un mondo che sta correndo, una situazione che rischia di rendere inutili anche quegli interventi calmieranti, pur necessari, da parte dello Stato. Se a questo uniamo anche la difficoltà nel reperire le materie prime, il quadro che emerge non può che preoccupare.
La mancanza di manodopera
Qualche mese fa una delle preoccupazioni era cosa sarebbe successo sul fronte occupazionale una volta cessati gli ammortizzatori sociali. Ebbene oggi possiamo dire con un certo orgoglio che il mondo dell’artigianato non ha lasciato a casa nessuno, anzi ha incrementato l’occupazione assumendo una manodopera sempre più qualificata e specializzata. Ma qui si pone un ulteriore problema: la difficoltà a reperire questo tipo di professionalità. Dobbiamo aprire un ragionamento con le famiglie, con le scuole e con le istituzioni per comprendere il tipo di informazione che possiamo mettere in campo per far sì che i nostri ragazzi si avvicinino al mondo della piccola impresa e dell’artigianato, che è sempre stato un porto sicuro sul versante occupazionale.
L’innovazione
Le nostre aziende stanno investendo in tecnologia, piccole realtà introducono la robotica in officina, stiamo davvero facendo grandi passi in avanti per portare la piccola impresa del territorio ad essere azienda leader anche su questo versante. Un’ennesima dimostrazione che l’innovazione non è figlia della dimensione, ma di straordinarie capacità e visioni degli uomini che guidano queste imprese, di una cultura dell’investire che ormai ci appartiene a tutti gli effetti, di una forza ad innovare nella tradizione che ci ha sempre contraddistinti, unita alla flessibilità e alla creatività che sono tipici del mondo dell’artigianato.