I Lions Club ogni anno lanciano il concorso “Poster per la Pace” rivolto alle Scuole secondarie di primo grado. Ogni Club valuta gli elaborati provenienti dagli Istituti di riferimento territoriale e sceglie l’elaborato vincente e il secondo arrivato.
In palio ci sono premi per l’ acquisto di materiale scolastico a favore degli autori e dell’Istituto. Successivamente, inizia la selezione, sempre in ambito Lions, fino alla scelta del migliore elaborato a livello nazionale e internazionale.
Il Poster per l’ anno 2021/2022 aveva come tema “Siamo tutti connessi”. Argomento che si presta a varie soluzioni: tecnica informatica, collegamenti spaziali, cellulari, tablet, pc.
Era anche l’ occasione per verificare se era stata percepita anche la connessione emotiva, quella che si realizza ammirando, gustando, pregando, camminando, costruendo il bene comune.
Quindi, ogni studente era chiamato a pensare a cosa ispirarsi, quale messaggio lanciare e come esprimerlo nella grafica.
Facile immaginare che gli insegnanti di Arte e Immagine abbiano fornito aiuto per dare corpo al pensiero; resta però il fatto che gli oltre cento elaborati delle scuole medie di Bagnacavallo, Voltana e Fusignano hanno certificato che il livello medio degli elaborati è di alto profilo, con punte di eccellenza.
Alle ragazze e ai ragazzi non mancano fantasia e il saper fare, tanto che, anno dopo anno, la qualità degli elaborati è crescente, segno che ogni generazione ha qualcosa in più.
Segnale di speranza.
Le tematiche ambientali sono espresse senza sconti con segnali ambivalenti prevalenti nei lavori delle studentesse, mentre i ragazzi hanno evidenziato i pericoli incombenti con tratti di colore inquietante.
Le classiche colombe della Pace sono sempre più rare.
Come prevedibile, le connessioni tecnologiche l’ hanno fatta da padrona, ma non sono mancati inaspettati spunti di attualità: la diversità maschio-femmina, un tempo ben marcata nelle forme e nelle vesti, appare sfumata, complice anche la sparizione della gonna.
Anche la figura maschile esce addolcita dalla penna , in contrasto con l’ icona storica del maschio, soprattutto romagnolo.
Un disegno di pregevole fattura rappresenta tre figure mano nella mano: una centrale femminile con ai lati personaggi dal genere indistinto; un altro, sempre ben fatto, porta al centro due figure viste di schiena in atteggiamento affettuoso, solo la lunghezza dei capelli potrebbe distinguere i sessi, ma sarà cosi?
Ora, il pacco delle opere farà il suo corso, ma i loro contenuti possono essere fonte di discussione e riflessione in ambito scolastico: tenere lontano dalle aule argomenti delicati, compreso quelli inerenti gli orientamenti sessuali che, piaccia o no, sono all’ attenzione generale può lasciare spazio alla disinformazione colpevole, pruriginosa e strumentale, con grave danno per la formazione delle giovani generazioni.
Parafrasando il compianto Giancarlo Cerini, che Imola celebra il 23 novembre, la scuola deve assicurare ad ogni alunno un buon incontro con… la realtà.
Proprio così, perché siamo tutti connessi.
(Vittorio Feliciani)