Imola. Il volume “L’Inquisizione romana a Imola” sarà presentato sabato 27 novembre, alle ore 16.30, nel salone del Museo diocesano di Imola.
L’opera, curata da Giacomo Mariani, prende in esame più di trenta processi svolti dall’Inquisizione romana a Imola. L’imponente lavoro di analisi delle fonti ha permesso di riordinare e restituire continuità ad una collezione di informazioni che si presentava tanto ricca quanto disordinata. L’Archivio Diocesano di Imola è infatti tra i più nutriti a livello nazionale su questo tema e ha reso possibile una stesura completa e dettagliata.
Il libro è diviso in due volumi che corrispondono alla divisione presente nel fondo archivistico, effettuata agli inizi del Settecento. Nel primo sono analizzati gli inizi dell’Inquisizione in Romagna (1551-1570), nel secondo i suoi sviluppi verso la fine del secolo (1581-1592). Si può notare un’assenza di fonti lunga dieci anni, verosimilmente già perdute nel riordino del XVIII secolo.
I casi raccontati vanno da esempi molto famosi (come il processo ad Alessandro Ressa, primo documentato della storia imolese) ad altri meno noti. Ogni processo è presentato prima in forma descrittiva, con una contestualizzazione storica e sociale che aiuta il lettore a comprendere la vita di quel periodo, e successivamente attraverso le fonti degli archivi, che raccontano passo dopo passo le testimonianze delle persone coinvolte.
Attraverso la lettura dell’attività del tribunale ecclesiastico si ottiene uno spaccato della città di Imola e delle sue campagne, nella seconda metà del XVI secolo. Un libro per scoprire come vivevano e pensavano i cittadini di cinquecento anni fa, nel loro rapporto con la religione, con le autorità e molto altro.