Inizio di settimana in tono positivo per tutte le principali borse, reduci, però, da un venerdì decisamente negativo. La nuova variante Omicron, infatti, ha dato spago alle vendite su tutti i listini azionari, con perdite, come nel caso di Milano, che si sono attestate vicine al 5%: in una sola seduta sono stati bruciati ben 390 miliardi.
Alcuni listini, in buona sostanza, hanno perso in una sola giornata quanto accumulato nel recente rally d’ottobre, quando le Borse, confortate da trimestrali migliori rispetto alle aspettative, avevano fatto registrare ulteriori rialzi in continuità con un 2021 estremamente positivo, che ha riservato grandi soddisfazioni a chi ha deciso di investire i propri risparmi nei listini azionari.
Solo un lieve rialzo dopo la forte correzione di venerdì
Secondo alcuni esperti, quindi, una correzione, seppur pesante come avvenuto lo scorso venerdì, era quasi fisiologica. A preoccupare, però, è la motivazione per la quale si sono verificati questi pesanti ribassi, ovvero la possibilità di nuovi lockdown a causa della variante sudafricana, in grado – secondo alcuni rumors – di rendere inefficaci i vaccini attualmente scoperti nella lotta contro il coronavirus.
Una notizia che ha allarmato i mercati, che temono un forte rallentamento dell’economia in una fase, come quella degli ultimi mesi, in cui la stessa stava dando prova di rialzarsi dopo la crisi causata dall’avvento della pandemia. Il timore di nuove restrizioni, di un nuovo stop produttivo e minori consumi in un contesto in cui l’inflazione galoppa ed inizia ad essere considerato un fenomeno sempre meno transitorio, hanno provocato un “fuggi fuggi” dai listini azionari come non si vedeva da tempo in un’unica seduta.
L’avvio della seduta di lunedì, quindi, era fortemente attesa dagli operatori finanziari. E le prime ore delle contrattazioni avevano destato la sensazione che i mercati avessero archiviato la paura della variante Omicron. Piazza Affari, ad esempio, ha fatto registrare un rialzo anche dell’1,75%, per poi chiudere la seduta, però, con un modesto +0,73%.
Un incremento superiore, tuttavia, rispetto a quello messo a segno da Francoforte (+0,16%), Parigi (+0,54%) e Madrid (+0,62%), ma pur sempre contenuto rispetto al crollo di venerdì e che testimonia come i mercati abbiano assunto, con ogni probabilità, un atteggiamento attendista, volto a comprendere se Omicron possa veramente bloccare la ripresa economica.
Non solo pandemia: preoccupa anche l’inflazione
L’Europa, d’altro canto, è già alle prese con la quarta ondata, che ha costretto alcuni paesi, come ad esempio l’Austria, ad assumere nuove misure restrittive: la variante sudafricana, di conseguenza, non farebbe altro che peggiorare il quadro, col rischio di nuove chiusure anche in quei paesi, come l’Italia, dove la campagna vaccinale ha fin qui fornito confortanti risultati in termini di minori ricoveri ospedalieri e soggetti in terapia intensiva.
Comprendere come sarà l’andamento dei mercati finanziari nei prossimi mesi, quindi, è tutt’altro che semplice: è opportuno che i risparmiatori si aggiornino su siti autorevoli come Italia Informa quotidiano online economico-finanziario, dove possono reperire notizie utili su quanto avviene nell’economia italiana e internazionale.
Oltre alle problematiche legate alla pandemia, infatti, esistono altre tematiche sulle quali gli analisti stanno ponendo grande attenzione. E tra queste, quella più spinosa riguarda l’inflazione, tornata a crescere in breve tempo come non si vedeva da quasi tre decenni.
Il timore che le banche centrali, accomodanti ormai da quasi un decennio, possano procedere all’innalzamento dei tassi ufficiali preoccupa i mercati, nonostante le rassicuranti parole della massima autorità finanziarie mondiali: se l’inflazione dovesse continuare a galoppare a questo ritmo, FED e BCE potrebbe avviare una stretta monetaria in tempi più rapidi di quanto ipotizzati dagli analisti finanziari.